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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica

Sciopero Atac, addetti al recupero dei bus sulle impalcature: "Lavoriamo senza stipendio"

La protesta in concomitanza con lo stop di 4 ore dei mezzi

"Siamo stanchi di lavorare senza stipendio". In un giorno di sciopero per i trasporti romani e per le municipalizzate capitoline, i lavoratori di Corpa srl hanno deciso di alzare il livello della propria protesta: trenta di loro, organizzati dall'Unione sindacale di base, si sono arrampicati sui ponteggi di un edificio in ristrutturazione in piazza della Madonna di Loreto, a due passi dell'ex Provincia di Roma e dalla Prefettura. L'ultima protesta era scattata solo 10 giorni fa quando, "per chiedere il pagamento degli stipendi di luglio, agosto e della 14esima", avevano manifestato davanti all'assessorato alla Mobilità. 

Corpa Srl, che a marzo si è aggiudicata una gara da 1,2 milioni di euro all'anno per la gestione dei veicoli Acea, è una società appaltatrice del servizio di intervento e di recupero dei bus Atac che si rompono lungo i percorsi. E già altre volte in passato, come riportato anche da Romatoday, problemi nei pagamenti di Atac avevano causato il rallentamento del servizio con il risultato che numerosi bus venivano 'parcheggiati' ai bordi delle strade o alle fermate dell'autobus anche per alcuni giorni in attesa di essere recuperati. 

La situazione è ricaduta anche sui circa 140 lavoratori. "Il 'non ti pago' va avanti da maggio del 2016" scrive in una nota l'Usb-Lavoro Privato "e l’ultima protesta risale al 25 luglio, quando c’è stato un presidio davanti alla sede di Atac di via Prenestina per avere lo stipendio di giugno. Vogliamo gli stipendi arretrati e chiediamo la reinternalizzazione di tutti gli appalti Atac". Una richiesta che i lavoratori vorrebbero discutere al tavolo in Prefettura: "Ieri abbiamo incontrato l'assessora Linda Meleo che però ci ha detto che ora se ne occuperanno i commissari. Ma noi vogliamo risposte e non ce ne andremo fino a che non saremo sicuri che verrà convocato il tavolo". 

Sulla protesta dei lavoratori dell'azienda appaltatrice non può non pesare il via libera del Tribunale al concordato preventivo. Atac ha 60 giorni di tempo per presentare la proposta definitiva e nel frattempo non potrà effettuare pagamenti su "crediti anteriori". Quindi nemmeno saldare i propri arretrati con le aziende in appalto con possibili conseguenze sui lavoratori e sulla tenuta dei servizi.

I prossimi giorni potrebbero essere determinanti. Da ambienti vicini alla Corpa si apprende che la prossima settimana il 'dossier' dell'azienda che si occupa del recupero dei bus dovrebbe finire sul tavolo dei commissari per un'analisi puntuale della situazione. Il blocco delle attività in appalto, infatti, potrebbe avere conseguenze pesanti non solo sui lavoratori ma anche sull'intero servizio di Atac. 

Nei giorni corsi a protestare erano stati i tecnici addetti alla manutenzione delle macchinette emettitrici di biglietti, delle validatrici e dei varchi delle metropolitane affidati alle società Sigma e Saima. Dopo 36 ore di sciopero, con inevitabili conseguenze su un servizio essenziale per quel settore di trasporto cittadino, ha fatto sapere la Fiom Cgil di Roma, è stato sottoscritto un accordo tra le società e Atac scongiurando licenziamenti a partire dal 1 ottobre. 

Intanto oggi ad aderire allo "sciopero cittadino" di 24 indetto dall'Usb sono tutte le municipalizzate del gruppo di Roma Capitale. Per i trasporti Usb parla di "un'altissima adesione". Oggi, continua Usb Lavoro Privato-Provincia di Roma Tpl "i lavoratori stanno scioperando non per un aumento salariale, non per lavorare meno, ma per un servizio pubblico efficiente e di qualità da offrire a cittadini e lavoratori. Usb continuerà a contrastare tutte le scelte liberticide che si attueranno sul trasporto pubblico locale, contro il concordato, contro le mancate internalizzazioni, per un servizio pubblico".

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