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Aeroporti vuoti e lavoratori in crisi, la protesta invade il T3: "Ripartenza lontana e niente aiuti"

La manifestazione al Leonardo Da Vinci di addetti in cassa integrazione e stagionali rimasti senza reddito. I sindacati: "Situazione inaccettabile, da Regione nessuna risposta adeguata"

"I lavoratori non pagheranno questa crisi" - è questo lo slogan più gettonato alla manifestazione dei lavoratori del trasporto aereo che questa mattina hanno invaso il Terminal 3 di Fiumicino. 

La protesta dei lavoratori degli aeroporti invade il T3

Bandiere, cori, fischietti e striscioni per chiedere il rilancio di un comparto messo a dura prova dall'emergenza Coronavirus. Pochi voli e aeroporti deserti, i numeri resi noti dai sindacati parlano chiaro: il picco massimo di passeggeri raggiunto in questi giorni è stato tra gli 11mila e i 20mila, nello stesso periodo dello scorso anno la forbice era tra 120 e 130mila.

E con gli scali ad operatività ridotta tra Fiumicino e Ciampino sono numerosi gli addetti del settore costretti in cassa integrazione, soprattutto i dipendenti delle società di handling che gestiscono check-in, carico e scarico bagagli, pulizie di bordo e accompagnamento passeggeri.

Ammortizzatori sociali non previsti invece per i lavoratori stagionali: con gli aeroporti vuoti loro non servono più. A casa con la Naspi in scadenza o senza alcun reddito. 

La protesta dei lavoratori degli aeroporti invade il T3

La crisi degli aeroporti: tra cassa integrazione e stagionali a casa

"Si tratta di una crisi che non può essere sottostimata, e che, soprattutto, non può essere pagata a caro prezzo dai dipendenti, adesso in cassa integrazione e operativi soltanto per poche ore: molti di loro, ancora in attesa dell’erogazione degli ammortizzatori sociali, sono senza risorse economiche da mesi. Ancora più preoccupante è la situazione riguardante gli stagionali: persone fondamentali per l’efficienza del comparto nei periodi di picco, per le quali al momento non è prevista alcuna forma di sostegno. Abbiamo fatto presente alla Regione Lazio che si tratta di una situazione inaccettabile, senza ottenere risposte adeguate. Come possono fare queste famiglie a tirare avanti?" - si domandano i segretari e regionali del Trasporto Aereo di FIlt-Cgil, Fit-Cisl, UilTrasporti e Ugl

I sindacati: "Bisogna rilanciare settore"

Chiedono provvedimenti concreti per sostenere e rilanciare un comparto cruciale per un Paese e un territorio che vivono di turismo e di import-export. "Il settore Cargo ha conosciuto una lieve ripresa, tuttavia - rilevano i sindacati - non sufficiente a tranquillizzarci: serve una strategia di ampio respiro per tenere in piedi un asset fondamentale, e con esso tutti i suoi lavoratori”.
 

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