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Lariano, Astolfi: “Il Poliambulatorio deve funzionare, basta con i servizi a meta’"

Il candidato sindaco di Lariano, Emiliano Astolfi, parla delle condizioni della sanità

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di RomaToday

"I tagli alla sanità si stanno abbattendo come una mannaia su tutte le strutture sanitarie regionali per snellire tutto ciò che possibile, spesso riducendo, a discapito dei cittadini, anche l'impossibile. Questa forzata cura dimagrante sta toccando anche il poliambulatorio di Lariano e per una cittadina che conta ben tredicimila abitanti e che vede e vive da vicino i disagi della sanità dei Castelli, può diventare e in parte lo è già diventato, un gravissimo problema. L'associazione 'Punto a Capo' che sostiene Emiliano Astolfi alle prossime elezioni comunali, sta raccogliendo, sotto sollecitazione di molti larianesi, le firme necessarie per cercare di mantenere i servizi medico-assistenziali presenti in città, firme giunte a quota già 350".

"Come si può leggere sul documento indirizzato al Commissario prefettizio di Lariano dott. Santoriello, all'ormai ex direttore sanitario della Asl RomaH, dott. Cicogna e al direttore generale dott. Cipolla nonché ai vertici sanitari del distretto Velletri-Lariano, è stata eliminata la possibilità di poter fare visite diabetologiche e dermatologiche, andando così ad ingrassare il numero degli utenti del poliambulatorio di Velletri. Ma la speranza è che si riescano a mantenere almeno i servizi esistenti pur cercando di migliorarne alcuni come una maggiore presenza del dentista infantile o aumentare almeno di un altro giorno a settimana la possibilità di fare prelievi".

"Ci stanno facendo mendicare i diritti fondamentali - ha affermato Emiliano Astolfi che ha sposato in pieno la battaglia a favore del poliambulatorio - non si riescono a trattenere i servizi minimi e si cerca disperatamente di tamponare le emergenze, chiedendo che si possa almeno ampliare la sala d'attesa. I cittadini sono costretti a raccogliere le firme per far comprendere quanto sia fondamentale un presidio sanitario, ma le Istituzioni non lo capiscono o non lo vogliono capire, tanto che il direttore sanitario della Asl si è dimesso per richiamare un po' di attenzione sulla gravissima situazione della sanità dei Castelli".

"I principi di continuità di efficienza dei servizi, si sono completamente svuotati di significato se si costringono i cittadini a fare barricate per ottenere e mantenere i diritti minimi. Questa battaglia è la mia battaglia e la porterò fino in fondo".

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