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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica

Bonafede: "Lanzalone? Scelto dalla Raggi". E il Pd lancia l'hashtag #malafede

Il ministro della Giustizia ieri ha parlato a Otto e Mezzo

"Lanzalone? Lo ha scelto la sindaca Raggi". Dopo giorni di silenzio il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede sceglie la trasmissione di La7, Otto e mezzo, per prendere posizione in merito all'inchiesta dello stadio della Roma. O meglio. "Da quel punto di vista non ho nulla da dire, piena fiducia nel lavoro della magistratura" ha ribadito più volte. Piuttosto sulla figura di Luca Lanzalone, l'avvocato arrivato da Genova che ha aiutato la sindaca Virginia Raggi a chiudere la trattativa sul progetto di Tor Di Valle e poi finito sulla poltrona più alta di Acea da cui si è dimesso. Dopo l'arresto di Lanzalone Raggi aveva dichiarato che l'avvocato le era stato presentato da "Fraccaro e Bonafede, all'epoca responsabili degli Enti locali che supportavano i Comuni". Il ministro conferma la versione: "Gliel'abbiamo presentato io e Fraccaro". Ma precisa: "Lei, come sindaca, ha deciso di avvalersene". 

Il contesto è quello di un Campidoglio che era appena stato travolto dall'arresto dell'ex capo del personale, nonché braccio destro della sindaca, Raffaele Marra. "Al tempo io e Fraccaro formavamo una squadra di coordinamento e supporto dei comuni governati dal M5S e in quel momento in Campidoglio c'era un'oggettiva situazione di difficoltà. Abbiamo ritenuto opportuno presentare Lanzalone a Raggi perché a Livorno aveva dato un grande contributo nel risanare una società comunale". La scelta, per Bonafede, è però da attribuire a Raggi. 

Incalzato da Lilli Gruber e Antonio Padellaro ha poi precisato: "Non saprei su cosa riferire, nè come parlamentare, nè come ministro" ha detto in merito a chi gli chiedeva se avesse intenzione di andare a riferire in Parlamento sulla vicenda. "Non ho niente da chiarire, ho letto ricostruzioni fantasiose sul mio silenzio, che è dovuto solo al fatto che questa inchiesta non ha nulla a che vedere con me".

Questa posizione ha suscitato la rabbia dei senatori Pd che insistono sulla necessità che il ministro della Giustizia vada a riferire a Palazzo Madama. In rete scatta l'hashtag #malafede.  "Abbiamo chiesto al Ministro Bonafede di riferire in Senato rispetto al suo rapporto con Lanzalone e la vicenda consulenze/ stadio di Roma.... ma con sgarbo istituzionale ritiene di non aver nulla da riferire e va in Tv.... trasparenza è sempre soprattutto se non ha nulla da nascondere ... #malafede" scrive Nadia Ginetti su Facebook. Ernesto Magorno su Twitter: "Più che #Bonafede, vista la sua mancanza di rispetto verso le istituzioni e verso i cittadini, il Ministro della Giustizia può essere chiamato il Ministro #malafede. Presidenti #Fico e #Casellati intervengano su questa vicenda". Francesco Giacobbe su Twitter: "Rispetto delle istituzioni? Solo quando conviene. Il Ministro #Bonafede rifiuta di riferire in parlamento per chiarire i rapporti con #Lanzalone. E' mancanza di rispetto delle istituzioni.... o forse ha paura..... #Malafede". 

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