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Emergenza siccità, meno acqua dal lago di Bracciano. Si attende decisione sui nasoni

Al via la sostituzione di cinquanta chilometri di condutture della Capitale

Cinquecento litri al secondo in meno dal lago di Bracciano. E' l'accordo raggiunto dall'Osservatorio permanente sugli usi idrici convocato ieri per affrontare l'emergenza Lago di Bracciano e la crisi idrica di Roma e Latina. 

La stessa Acea limiterà secondo i livelli minimi previsti dal contratto le portate di acqua consegnate ai distributori extra ambito. E ancora, si avvia nella città di Roma un'attività di ricerca dei prelievi abusivi e delle perdite occulte per 1.800 chilometri di rete entro luglio, che diventeranno 3.400 entro settembre. In corso di valutazione la chiusura dei 'nasoni', le fontanelle tipiche. Verranno inoltre aumentate, su decisione della Regione Lazio, le portate rilasciate dall'invaso del Pertuso a sostegno dell'idropotabile.

Per il ministro dell'Ambiente Gian Luca Galletti, "i risultati dell'Osservatorio danno prova del positivo lavoro comune nel contrasto alla siccità, che guarda prioritariamente alle situazioni di emergenza ma rivolge il suo sguardo anche alla necessaria programmazione di interventi strutturali". Tra le altre misure di cui si è discusso, oltre alle ordinanze sindacali di limitazione degli usi impropri dell'acqua distribuita dal pubblico acquedotto già emanate in circa ottanta comuni dell'hinterland di Roma, c'è quella, già partita, di sostituzione di cinquanta chilometri di condutture della Capitale, ma anche quelle individuate come di possibile immediata applicazione, previo interlocuzione con l'amministrazione comunale, quali la chiusura dei cosiddetti 'nasoni', le storiche fontanelle di Roma e la riduzione delle pressioni notturne in luglio tra le 24 e le 5 di mattina per limitare le perdite di rete.

L'Osservatorio ha ricordato poi alla Regione Lazio "l'urgente necessità di provvedere all'esercizio dei poteri sostitutivi nei riguardi di quei Comuni che ancora tardano ad effettuare il trasferimento di reti e impianti al gestore unico del servizio idrico integrato, nonchè di disporre opportuni controlli tesi a reprimere i prelievi idrici abusivi dal bacino del Lago di Bracciano".


Il deputato dem, Emiliano Minnucci commenta: "La linea definita dall'Osservatorio permanente sugli usi idrici è sicuramente un piccolo ma importante passo in avanti in questa corsa contro il tempo per salvare il lago di Bracciano. La riduzione del volume delle captazioni imposta ad Acea così come il piano che prevederà la chiusura parziale dei nasoni a Roma, se pur importanti, non sono azioni sufficienti per ripristinare il livello delle acque del bacino che, invece, necessita di misure drastiche come, appunto, l'interruzione dei prelievi”.

La prossima riunione è prevista per il 13 luglio, ma entro il 7 è previsto che la Regione Lazio, come le altre del distretto centrale, presentino una relazione sull'evoluzione della situazione e sull'efficacia delle azioni messe in campo. 

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