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Ippodromo Capannelle, per la riapertura c'è un piano b: il Campidoglio pensa ad una società in house

Il braccio di ferro tra Comune ed attuale concessionario sta penalizzando l'ippica nazionale. Frongia annuncia un tavolo tecnico con tutti gli attori coinvolti e ammette: "C'è un piano b"

Il maltempo non ha fermato la protesta per la chiusura di Capannelle. Decine di persone tra lavoratori, rappresentanti sindacali ed associazioni di settore, venerdì 18 si sono date appuntamento in piazza del Campidoglio. Lo hanno fatto per ribadire un comune obiettivo: far ripartire al più presto l'ippodromo, i cui cancelli sono stati chiusi il primo gennaio. Per riaprirli il Comune ha deciso di lavorare su due tavoli. Uno punta a coinvolgere l'attuale concessionario, in polemica con l'amministrazione per la richiesta di un ingente canone retroattivo. Se non dovesse riuscire, il Campidoglio ha in mente di ricorrere ad un "piano b"

Senza Capannelle danneggiato tutto il mondo dell'ippica

"La chiusura di Capannelle sta arrecando un danno non soltanto alla città, ma a tutta l'ippica italiana" ha fatto notare Riccardo Menichetti, presidente nazionale degli allenaotri e socio dell'associazione nazionale galoppo. "Qualcosa del genere è accaduta qualche anno fa a Livorno, ma lì a rimetterci è stata la regione e la città. Qui la portata è invece di livello nazionale". Le corse sono infatti state interrotte e, finchè non sarà trovata una soluzione, l'impianto resta inutilizzato. Un disagio enorme di cui l'amministrazione si dice consapevole.

Hippogroup ed il canone retroattivo

Situazione ferma, il Campidoglio sprona Hippogroup

Lo stesso assessore Frongia, ricevuti i lavoratori, le sigle sindacali e le associazioni di settore, si è detto consapevole del fatto che Capannelle sia "uno dei centri di ippica più importanti d'Italia". Tuttavia il braccio di ferro tra amministrazione comunale e la società Hippogroup, concessionaria dell'impianto, non sembra sbloccarsi. "La situazione, sul piano amministrativo, è la stessa  di due anni fa: Hippogroup può far ripartire le corse anche immediatamente" ha dichiarato l'assessore romano allo sport. Sullo sfondo resta però un contezioso presentato al TAR "il cui merito sarà discusso nel 2020" ha ricordato Frongia. Invece per quanto riguarda l'importo della concessione "Roma Capitale ha ritirato in autotutela l'atto con cui si chiedevano i famosi 4 milioni di euro. Quella richiesta non c'è più e quindi si può riprendere tranquillamente le corse già da oggi".

Il tavolo di confronto ed il piano B

Le dichiarazioni del Campidoglio non hanno dissipato i dubbi degli operatori. "L'assessore ha detto che, se Hippogroup non è più interessata, c'è la possibilità di ricorrere ad un'altra azienda. La nostra perplessità  - ha ossevato Menichetti - è che in tal modo si perda altro tempo". Per questo "raccogliendo le richieste degli operatori, abbiamo deciso di mandare entro lunedì le convocazioni per un tavolo a cui sarà invitata anche Hippogroup" oltre che la Regione, il ministero e gli operatori stessi. Una decisione salutata con favore da  Roberto Faticoni SIAG  del sindacato italiano allenatori guidatori che si dichiara "ottimista" per aver "raggiunto lo scopo del tavolo". Se non dovesse sortire gli effetti sperati c'è sempre l'opzone del piano b. " Stiamo lavorando da tempo ad un'altra soluzione per un periodo limitato di tempo" ha spiegato Frongia a Romatoday "si tratta di una società in house". 

I dubbi della Lega

L'idea non piace invece alla Lega che, con il Capogruppo capitolino Politi ed i dirigenti Santori e Conte, boccia come "incredibile l’ipotesi di affidare ad una società in house del comune la gestione del parco e delle attività sportive e di scommesse.  Si dice sia stata proposta Zetéma" dichiarano i tre. Un'opzione che però li lascerebbe scettici in quanto, "oltre a non avere le competenze per la gestione di un impianto sportivo di tale dimensioni - Zetèma - non ha le specifiche autorizzazioni di legge per la raccolta delle scommesse". Il tempo per trovare altre soluzioni è ridotto al lumicino: da quasi tre settimane a Capannelle non corre più nessuno. Il tavolo tecnico proverà a risolvere la partita. In alternativa resta il piano B. Altre strade, per ora, non ci sono.

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