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"Il nostro candidato non sarà Marchini. Sì alle primarie"

Matteo Orfini in un'intervista al Corriere della Sera esclude la scelta di Marchini come "cavallo" per il centrosinistra. "Ripartiamo dall'alleanza che governa la Regione"

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E' stato uno dei grandi assenti sabato a piazza di Spagna. Matteo Orfini, commissario del Pd romano, risponde a La Prossima Roma di Francesco Rutelli con un'intervista sul Corriere della Sera. A Ernesto Menicucci l'ex giovane turco detta quella che sarà la linea del partito romano per la scelta del candidato. Un'orizzonte nel quale Alfio Marchini, il più nominato sabato, non è contemplato. 

"Scegliere lui come nostro cavallo? E' una prospettiva già esclusa. Sceglieremo il nostro candidato con le primarie. Chi vuole guidare il centrosinistra dovrà parteciparvi". Orfini allontana anche l'ipotesi di Marchini come candidato di Rutelli alle primarie: "Direi proprio di no. Sto a quanto detto da Francesco: quel lavoro va in dote al centrosinistra e ripartiremo dall’alleanza di sinistra con la quale governiamo la Regione Lazio". L'ex pupillo di Massimo D'Alema giudica la giornata di sabato come "Utile e opportuna. Specie se viene da chi, come sindaco, ha espresso la maggiore capacità progettuale sulla città. Ma un grande partito come il nostro deve costruire una sfida che ci faccia vincere nel futuro". 

E sul ruolo del civismo Orfini è chiaro: "Può aiutare la crisi della politica e in alcuni casi può essere una soluzione. Ma ha anche dei limiti: Roma è divisa in due, tra quartieri bene e periferie. Noi dobbiamo ricucire questi due aspetti". Il commissario non si mostra preoccupato dagli avversari: "La destra fatica ad essere credibile: Alemanno e la Meloni sono la stessa cosa, hanno governato insieme. M5S dove ha vinto ha fatto disastri". 

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