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INTERVISTA | Matteo Salvini: "Il prossimo sindaco di Roma lo scegliamo in periferia"

Il leader del Carroccio a RomaToday: "I romani mi cercano, mi chiedono di candidarmi. Io sono di Milano, il sindaco deve essere di Roma e amarla, non come fa Marino. La Meloni? E' un nome spendibile. CasaPound? Condividiamo idee"

E' l'uomo della settimana. Sabato, a Piazza del Popolo, ha promesso di portare migliaia di persone per dire "Renzi a casa" e far così nascere la prima vera opposizione al governo dell'ex sindaco di Firenze. Lui, Matteo Salvini, leader della Lega Nord, vuole conquistare Roma e da giorni nella Capitale ha lanciato una vera e propria campagna di conquista. Lui, segretario del partito che urlava "Roma ladrona", vede la Capitale come terra da invadere e salvare. Un evento a suo modo storico, talmente storico da aver smosso contro di lui una contromanifestazione, #maiconsalvini. Un corteo per dire no a lui, alla Lega e alle politiche che incarnano. Salvini però non si lascia spaventare e anzi promette: "Qui a Roma per restare, per aiutare i romani che in tanti mi cercano". Insomma a Salvini Roma dovrà abituarsi. Ma cosa deve aspettarsi la Capitale? L'abbiamo chiesto al diretto interessato con il quale abbiamo provato ad allungare lo sguardo oltre la manifestazione di sabato.

Onorevole Salvini, Roma è diventata una priorità sua e della Lega. Ma che fine ha fatto "Roma ladrona"?
E' esattamente quella di vent'anni fa. E' la Roma del malaffare, di Mafia Capitale, quella inciuciona che succhia soldi pubblici alle spalle dei romani che ne sono vittime.

Cosa è cambiato allora? Perché siete qui?
Siamo qui a Roma perché ce lo chiede la gente. Questa è, dopo Milano, la città da cui provengono la maggior parte dei miei fan su facebook. In tanti ci chiamano e ci chiedono di combattere al loro fianco delle battaglie che sono anche nostre. Penso a quelle contro l'immigrazione o contro l'euro. Noi siamo qui per i romani.

E come l'hanno accolta?
Benissimo, anche meglio che a Milano. Mi fermano per strada e mi chiedono di fare qualcosa per loro. Mi chiedono di combattere contro questo sindaco, di cacciarlo, di risolvere i loro problemi. In tanti vogliono che mi candidi a sindaco.

E lei cosa risponde?
Io sono di Milano e non posso fare il sindaco di Roma. Il primo cittadino deve essere di Roma e soprattutto deve amare questa città, l'esatto opposto rispetto al sindaco Marino.

Giorgia Meloni potrebbe essere un nome spendibile?
Sì, è un nome spendibile ma come ce ne sono tanti altri e non penso solo al mondo della politica. Abbiamo iniziato degli incontri e sto incrociando persone assolutamente capaci tutte con un grande entusiasmo e con mille idee per la città.

Borghezio, durante i fatti di Tor Sapienza, lanciò la candidatura di Simone Di Stefano, leader romano di CasaPound. Cosa ne pensa?
Non lo conosco e non posso esprimere giudizi. Nelle prossime settimane conto di conoscerlo e mi farò un'idea. Ho in programma tanti incontri in periferia ed è lì che decideremo la persona che dovrà risollevare la città dal baratro in cui la sta confinando Marino.

A proposito di CasaPound, cosa se ne fa la Lega Nord, che i sondaggi danno ormai oltre il 15%, di un partito che raccoglie elettoralmente percentuali irrisorie, facendosi però portatore di valori e idee discussi e discutibili?
La mia Lega è una casa aperta a chi ha progetti. Con CasaPound condividiamo idee importanti, come la lotta contro un certo tipo di immigrazione o contro le politiche europee. Sabato in piazza con noi non ci saranno solo loro, ma famiglie con passeggini, allevatori, agricoltori, pensionati, esodati.

Quindi, mi permetta la provocazione, stare con movimenti che si ispirano al fascismo è legittimo in nome di certe idee, talmente legittimo che siete anche pronti a perdere i voti di chi vi critica perché "state con i fascisti".
La gente non ragiona più con le categoria fascisti, comunisti. Si è andati oltre i derby della politica. Per dirne una, io oggi faccio battaglie anche al fianco della Camusso per gli esodati, ma non per questo mi viene detto che mi votano i comunisti.

Sabato c'è una manifestazione contro di lei. Non saranno comunisti in piazza quindi?
So che c'è di tutto dentro quella manifestazione che è più che legittima. Spero solo sia una manifestazione pacifica. Se tutto sarà pacifico è nel loro pieno diritto manifestare.

Torniamo a Roma, cosa le chiede la gente?
I romani vogliono maggiore sicurezza, vogliono strade più pulite e più sicure. Vogliono non finire al pronto soccorso per la buca presa con il motorino. L'idea che mi sono fatto è che non chiedono la luna, non chiedono grandi opere. Chiedono cose ordinarie che noi siamo chiamati a dare.

Il suo progetto guarda molto in avanti. Il sindaco che si troverà ad appoggiare avrà a che fare con il progetto Roma 2024. Che ne pensa?
Penso ch dovrà dire no a questo progetto. I soldi non vanno spesi per queste cose ma per l'ordinario. Ci sono altre prioritarie. Tra scegliere se evitare di mandare un romano in ospedale tappando una buca e portare le Olimpiadi a Roma, io ho non dubbi.

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