rotate-mobile
Politica

"Serve una Roma nuova. Quanto fatto sinora non basta più". Marino torna in bilico?

A parlare è la renziana di ferro Lorenza Bonaccorsi. Sui giornali ricostruzioni, poi smentite, che vogliono Renzi preoccupato in vista del Giubileo

"Cosa farà il Governo per combattere la Mafia a Roma?". Ignazio Marino se lo chiedeva ieri all'indomani del funerale di Vittorio Casamonica che ha nuovamente screditato l'immagine di Roma nel mondo. Contemporaneamente però Marino diceva di non sentirsi più solo perché quel funerale ha mostrato a tutti che la Mafia c'è. Nel leggere i giornali di oggi però il primo cittadino sarà stato quanto meno sorpreso. Tante infatti le ricostruzioni che vogliono la sua posizione nuovamente in bilico. 

Così, dopo un giugno e un luglio trascorsi tra avvisi di sfratto da parte di Renzi e delle sue truppe, oggi, all'indomani dello show di Don Bosco, arrivano le preoccupazioni di Palazzo Chigi e i timori per l'ormai imminente Giubileo. Come spesso accade nell'era renziana nessuna intervista ufficiale, solo indiscrezioni. Ma tanto basta per riscrivere l'agenda delle notizie e far calare le nuvole sul Campidoglio. E in pieno stile Renzi arrivano da Palazzo Chigi le smentite di virgolettati attribuiti al Premier su Marino. "Nessun fondamento", spiega Palazzo Chigi. 

Un po' più concrete sono invece le stilettate di Lorenza Bonaccorsi, presidente del Partito democratico Lazio nonché renziana di ferro. Le sue parole, rilasciate a Simone Cannettieri de Il Messaggero, e rilanciate (ammorbidite) sulla sua pagina facebook, non lasciano molti dubbi. "Serve una Roma nuova", è il passaggio che accomuna i due testi. Sul giornale di via del Tritone il titolo, secondo la deputata renziana, è forzato: la giunta deve lasciare. I concetti di fondo però sono gli stessi e di sicuro non lasciano Marino tranquillo. 

"Interessa poco capire chi doveva vigilare e non l'ha fatto", esordice la Bonaccorsi. "E interesserà poco assistere al solito scarico di responsabilità di alcuni e proclami giustizialisti presto disattesi di altri. Lo spettacolo a cui abbiamo assistito a Roma ieri ‪Casamonica‬- ci deve servire da monito definitivo. Dallo scorso Dicembre abbiamo letto sulle cronache e negli atti giudiziari il racconto del "mondo di mezzo" arrivato così in superficie, nelle nostre vite quotidiane in maniera dirompente. Di fronte a questa emergenza la Politica ha reagito e ha messo in campo anticorpi. Il PD di Roma ha intrapreso un lavoro di rigenerazione e pulizia profonda, coraggiosa, che continua inarrestabile. L'Amministrazione capitolina è intervenuta con forza, vigore, con azioni come la nomina dell'Assessore Sabella e il commissariamento di Ostia. Ma tutto questo ora non basta più".

Secondo la Bonaccorsi "occorre costruire una alleanza di tutti coloro che hanno a cuore la nostra città. Costruire un percorso nuovo, facendo anche i doverosi passi indietro necessari, per mettersi assieme, in maniera inedita, al servizio di Roma e delle istituzioni. Fare una Roma nuova, ripartendo dalle istituzioni, ripensandole, per metterle al servizio di una nuova entità amministrativa. Il modello a cui siamo abituati oggi non funziona più. "La politica non è una passeggiata solitaria nella quale puoi scegliere i percorsi e le soste che più ti piacciono" , è stato detto nel discorso della nascita del Partito Democratico al Lingotto di Torino nel 2007 da W. Veltroni. Ora, credo, sia il tempo di non scegliere passeggiate solitarie, ma essere uno strumento per costruire una nuova Roma. La crisi che stiamo vivendo necessita di una capacità massima di impegno, dobbiamo operare per accrescere un nuovo respiro ideale e culturale, superando personalismi e schieramenti. Dobbiamo fare una Roma nuova".

In Evidenza

Potrebbe interessarti

"Serve una Roma nuova. Quanto fatto sinora non basta più". Marino torna in bilico?

RomaToday è in caricamento