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INTERVISTA |Sel fuori dalla maggioranza? Battaglia: “Un disegno inverosimile”

Fuori da Sel ma a sostegno di Marino. Le voci su Imma Battaglia sono state smentite dalla diretta interessata che, in un'intervista a Romatoday, riduce le 'previsioni politiche' a una "bolla di sapone" mediatica

Venerdì lo scontro politico attorno alla figura dell'assessore alla Legalità Alfonso Sabella in merito a quanto accadde al G8 di Genova nel 2001. Lunedì un tweet del vicesindaco Luigi Nieri che ha preso nettamente le distanze dall'ipotesi di una maggioranza spostata verso 'centro'. Tra la maggioranza capitolina e Sel nei scorsi giorni si è sfiorata più volte la crisi. Romatoday ha intervistato la consigliera di Sel Imma Battaglia.

Cosa sta accadendo dentro alla maggioranza capitolina?

Noi consiglieri di Sel, così come altri esponenti della maggioranza, siamo stati eletti insieme al sindaco dietro un preciso programma politico per al governo della città. Va specificato che dal primo giorno in cui ci siamo insediati abbiamo dovuto far fronte a un commissariamento finanziario. Siamo stati costretti a lavorare senza risorse economiche e quindi anche le priorità sono spesso state dettate da questa necessità. Nonostante ciò abbiamo portato a termine conquiste importanti, come la chiusura della discarica di Malagrotta, e dato fastidio a molti poteri forti. Poi è arrivata mafia capitale e al commissariamento economico ne è seguito uno politico che riguarda tutta l'assemblea, nessuno escluso. Sono sicura però che Marino sta continuando a lavorare per il programma elettorale che ho sostenuto.

La cronaca politica degli ultimi giorni però ha riportato momenti di tensione tra il suo partito e il sindaco tanto che qualche giornale ha già ipotizzato un vicesindaco del Pd. Cosa ne pensa?

Non credo che il disegno politico riportato dai giornali corrisponda alla verità. Se però dall'esterno qualcuno spinge per un progetto differente da quello che sto sostenendo ora che si scoprano le carte e i volti che stanno manovrando questa diversa idea di città. Io credo nel progetto di Marino ma se ce n'è uno alternativo che venga fuori in maniera chiara e trasparente. Lo chiedo come consigliera ma anche come cittadina. Anche perché, sui giornali, sono stata tirata in ballo direttamente.

Secondo quanto riportano alcuni giornali il gruppo capitolino di Sel sarebbe sul punto di spaccarsi. E lei sarebbe pronta a rimanere, fuori da Sel, al fianco di Marino in una maggioranza rinforzata dall'ingresso di alcuni esponenti di centrodestra, come per esempio l'ex assessore alla Famiglia della giunta Alemanno. Si ritrova in questo quadro?

Per quanto mi riguarda è un'inverosimile boutade mediatica che si rivelerà solo una bolla di sapone. Un'informazione destabilizzante lanciata per generare solo caos. In Aula Giulio Cesare è già difficile raggiungere il numero legale con i quattro consiglieri di Sel che sono tutte persone serie e affidabili. Questa maggioranza garantita formata da nomi che sembrano pescati a caso tra i banchi del Consiglio proprio me la immagino. Inoltre chi ha tracciato quel quadro non conosce me e la mia storia. Non credo che Gigi De Palo sarebbe disposto a dirsi a favore del matrimonio omosessuale o della famiglia gay con figli. Sono una persona leale e trasparente. E credo che anche Marino abbia dimostrato la stessa lealtà. Ripeto: se qualcuno sta giocando dall'esterno scopra le carte. Apriamo un dibattito pubblico per capire cosa sta accadendo.

Da consigliere capitolino, interno all'Aula Giulio Cesare, percepisce questa pressione volta a modificare l'asse politico 'a sinistra' che regge la maggioranza?

Non ho mai avvertito nulla di tutto ciò. Anche il capogruppo del Pd si è sempre dimostrato molto attento a dare importanza al fatto di restare uniti e lavorare insieme.

Venerdì i toni si sono accesi attorno alla figura di Sabella e ai fatti del G8 di Genova. Era necessaria quella polemica?

Credo sia necessario, nonché un diritto di tutti, ristabilire la verità rispetto a quanto accaduto in quelle giornate. Per questo sto lavorando per dare vita a un incontro pubblico in cui siano presenti l'assessore alla Legalità Alfonso Sabella, il vicepresidente regionale Massimiliano Smeriglio e anche il sindaco Marino. Dobbiamo fare in modo che la verità emerga il più possibile. In merito a quanto accaduto venerdì, credo che sarebbe stato meglio abbassare i toni.

Torniamo al programma 'comune'. È soddisfatta del lavoro che è stato fatto fino ad oggi?

Purtroppo abbiamo sostenuto una politica improntata solo sui costi e non sulle entrate. Abbiamo messo in atto tagli, un pesante piano di rientro che prevede anche la vendita del patrimonio e delle partecipate, modificato il salario accessorio. Basta un dato: il primo bilancio approvato aveva otto miliardi di euro di entrate, l'ultimo sei e mezzo. Al contrario dovremmo lavorare sulle entrate. Non aumentando le tasse ma andando a recuperare ciò che il comune non riscuote. Non possiamo più accettare che non venga versata la tassa di soggiorno, che non si paghino le affissioni, il suolo pubblico. Non possiamo più accettare che gli esercizi commerciali non paghino la tassa sui rifiuti. Si tratta di centinaia di milioni di euro ma non ho mai sentito nessuno sostenere questa necessità. Con il mio primo intervento in Aula Giulio Cesare denunciai come le pompe di benzina da dieci anni non pagavano il suolo pubblico. A oltre un anno di distanza non ho ancora dati chiari. C'è qualcosa che non torna. È una politica che non vedo fare a nessuno. Da questo punto di vista mi sento un'anomalia.

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