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DifendiAMO l'Italia parte da Roma: "Sarà un patrimonio per tutto il centrodestra"

In occasione della presentazione del movimento politico, che si terrà domani mattina dalle 10.30 all'Hotel Life in via Palermo, Romatoday ha intervistato il consigliere regionale Fabrizio Santori

Contro i governi eletti dall'Europa, per la difesa del territorio, "luogo dove nasciamo e mettiamo su famiglia". Per il bipolarismo e il presidenzialismo. La famiglia tradizionale e la legalità. Sono solo alcuni dei punti, "valori non negoziabili", che il consigliere regionale Fabrizio Santori ha spiegato in un'intervista di presentazione del movimento politico Difendiamo l'Italia. Domenica a partire dalle 10.30 all'Hotel Life di via Palermo la presentazione del movimento. 

Domenica la presentazione di Difendiamo l'Italia. Da dove nasce l'iniziativa?

E’ un’iniziativa che nasce dalla spinta popolare che proviene oggi dal territorio, da tutti coloro che vogliono difendere questa Nazione dal declino. Valori non negoziabili come la sovranità nazionale, la famiglia e il diritto alla vita, la lotta alla droga e all'immigrazione clandestina, la questione morale e la lotta alle caste, non soltanto quella politica. Difendiamo l'Italia è un contenitore di varie realtà, associazioni, rappresentanti della società civile, imprenditori, comitati che vogliono dare un forte segnale di rinnovamento alla nostra Nazione e che vogliono essere orgogliosi della propria classe dirigente. Il risorgimento di un’Italia che vuole tornare protagonista in Europa e nel mondo. Difendiamo l'Italia si pone anche l’obiettivo di svelare lo bluff di Renzi e le caste che dietro a questa figurina si stanno nascondendo.
 
Con quali partiti pensate di poter entrare in sintonia?

Lavoriamo all’unità del centrodestra, a un movimento che sappia mettere la sinistra e i suoi poteri una volta per tutte all’opposizione. Ad oggi l’unico in grado di farlo è solo Silvio Berlusconi e sfido chiunque a sostenere il contrario.
 
Quali sono i dieci valori non negoziabili che “Difendiamo l'Italia” vuole portare avanti?

Un’Italia Sovrana dopo i governi scelti dai palazzi ed espressione delle caste internazionali, dopo la sospensione della democrazia e il commissariamento della politica, per ristabilire il primato della politica e della democrazia. Una Regione Sovrana per il rispetto delle realtà locali e la realizzazione del federalismo tricolore. Il bipolarismo, con una legge elettorale che garantisca stabilità ma che sia anche legata al territorio. Diritto alla vita, contro il relativismo individualista, il neutralismo sui valori etici, e quindi tutela della vita, no all'eutanasia e alla manipolazione genetica e un convinto sì alla famiglia naturale. Giustizia sociale ed economia sociale di mercato, la linea terza tra il liberismo più estremo, ormai fallimentare, e lo statalismo collettivistico. Legalità ed impegno sulle "tre certezze": certezza del diritto, certezza della pena, certezza della detenzione, lotta all’immigrazione clandestina e pugno duro sulla questione nomadi nelle grandi realtà urbane. Identità e rispetto delle tradizioni della nostra Nazione, pensata come la terra dei nostri padri, il luogo delle origini, delle generazioni che ci hanno vissuto, contro l'integrazione arcobaleno, mondialista, universalistica. Stato rivisto e riorganizzato quale spazio geografico, storico e politico della decisione, per mediare tra globalizzazione e localismo. Presidenzialismo e fine del bicameralismo perfetto. Rifondare l’Europa nella lotta alle caste, alla tecnocrazia, alle oligarchie internazionali, egemoni nella Ue, rendendola più politica e dandole mastice culturale e identitario, un’Europa dei popoli e degli Stati nazionali, con una Bce che risponda al primato della politica e una Costituzione Europea forte delle sue radici cristiane.
 
Quale ritiene sia il più urgente?

La sovranità politica dell’Italia, la lotta alle caste e la rifondazione dell’Europa sono i punti più urgenti da affrontare. Rinegoziare Fiscal Compact e politiche monetarie in Europa. Da qui arriveranno le risposte anche su occupazione, sviluppo e ripresa degli investimenti.
 
Ha parlato di movimento politico. Che organizzazione pensate di darvi a livello nazionale e a livello territoriale?

Lavoriamo a un grande contenitore che rappresenti un patrimonio per tutto il centrodestra, che metta al centro la questione morale e con questa sia motore di una nuova grande stagione di partecipazione popolare a destra. Andremo a riprenderci i voti che abbiamo regalato a Grillo per via di tanti, troppi errori commessi nel tempo.
 
Tutto è partito dalla Capitale. Difendiamo Roma. Perchè proprio da qui?

C’è uno stivale che deve tornare a camminare, anzi a correre. Roma è i lacci di questo stivale e senza lacci ci si perde per strada. Roma ha tutte le carte in regola in termini di patrimonio, di cultura e di civiltà per essere la locomotiva morale e politica dell’Italia. A breve si libererà del cappio di Marino, un sindaco fuori dal mondo, che con i romani ha poco a che spartire. Abbiamo insegnato al mondo a camminare, oggi dobbiamo riprendere ad essere convinti di poter guidare l’Italia. E poi a Roma sono nati i primi comitati, proponendo una metodologia di lavoro che sta riscontrando grosso successo nelle altre regioni italiane.

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