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Sito web sulla sanità, Barillari contro tutti: "Verrò espulso dal M5S perché ho dato fastidio al Pd"

Parla il consigliere del M5S autore del sito www.saluteregionelazio.it. Intanto ieri a prendere le distanze anche Crimi

L’apertura del suo sito www.saluteregionelazio.it ha sollevato critiche non solo dell’opposizione ma anche dei suoi stessi colleghi del M5S. Non solo per non averlo concordato. Il nome scelto - l’accusa - inganna i cittadini nel bel mezzo dell’emergenza Coronavirus. Anche Vito Crimi, capo politico del Movimento nazionale dopo le dimissioni di Luigi Di Maio, in un post scriptum ha preso ufficialmente le distanze. Eppure lui, il consigliere pentastellato Davide Barillari è deciso a non fare un passo indietro. E su Facebook preannuncia che oggi sarà il suo ultimo giorno all’interno del Movimento cinque stelle. Anche se l’ultima parola dovrebbe spettare ai ranghi nazionali, in particolare al collegio dei probiviri, per domani sera alle 21, in modalità teleconferenza, la capogruppo in regione Roberta Lombardi ha convocato una riunione con all’ordine del giorno la sua espulsione.

Barillari, lei ha già annunciato che oggi sarà il suo ultimo giorno nel M5S. È già stata presa una decisione ufficiale? Le è arrivata una comunicazione dal collegio dei probiviri?

Per domani è stata convocata una riunione del gruppo regionale con all’ordine del giorno la mia espulsione. So che tutto il gruppo è a favore e voteranno di conseguenza. Inoltre ieri si è espresso anche Crimi. Senza che nessuno mi contattasse per un confronto sono state prese le distanze dalla mia iniziativa. Non credo serva altro.

L’attacco è partito dal nome del sito che ha aperto due giori fa, www.saluteregionelazio.it. I suoi colleghi dicono che potrebbe trarre in inganno i cittadini in quanto si presenta un sito istituzionale. Non pensa sia una critica condivisibile?

Prima di tutto ho acquistato quel dominio perché era disponibile. Dal punto di vista legale, e mi sono già confrontato con i miei avvocati, è tutto regolare. I contenuti inoltre sono graficamente diversi, non c’è nessun logo che richiama la Regione Lazio e in home page c’è scritto chiaramente che non si tratta di un sito istituzionale. Dire che può confondere le persone è un’accusa inconsistente. Al contrario contiene informazioni importanti sulla pandemia in atto. Secondo me è un sito utile.

A proposito dell’emergenza Coronavirus. Viviamo in un momento delicato per i cittadini di questa regione e di tutta l’Italia, non solo dal punto di vista sanitario ma anche psicologico. Le persone sono a caccia di informazioni che gli permettano di capire cosa sta accadendo. Non crede che possa essere dannoso creare confusione?

Il sito contiene messaggi tranquillizzanti e informazioni utili inoltre permette a tutti di avanzare segnalazioni e suggerimenti. Non vuole creare il panico ma fornire informazioni dettagliate e contribuire a far parlare i cittadini.

Questo resta un momento delicato per far circolare informazioni relative alla sanità. Perché annunciarlo e renderlo pubblico proprio adesso?

Questo sito era in lavorazione da mesi e riguarda la sanità nel suo complesso. Ho deciso di pubblicarlo ora perché nella gestione dell’emergenza sto notando tanti errori politici e problemi gestionali. Basta pensare che fino ad oggi non c’è stato un piano di emergenza per affrontare questa pandemia. L’ho segnalato all’assessore alla Sanità, Alessio D’Amato, che è sempre più un uomo solo al comando, ma non mi ha ascoltato. La parte politica dovrebbe poter presentare le sue proposte anche in un momento simile.

Per replicare alla convocazione di domani ha pubblicato una mozione di sfiducia verso Roberta Lombardi. Perché prendersela solo con lei quando tutto il gruppo ha assunto una posizione unanime?

Il sito è solo un pretesto. Il Pd si è arrabbiato e Zingaretti ha chiesto alla Lombardi la mia testa. Lei al posto di spiegare come stanno le cose ha messo all’ordine del giorno la mia espulsione. Per me è una questione politica. Al centro dello scontro non c’è il sito e le informazioni relative alla pandemia ma la scelta del M5S di mettersi d’accordo con il Pd. In questo quadro io do fastidio.

A prendere le distanze dal suo sito, però, sono stati anche consiglieri politicamente molto distanti da Roberta Lombardi, che in altre occasioni non si sono fatti problemi ad attaccare l’ex deputata pubblicamente. Non pensa che possa esserci qualcosa di vero nelle loro critiche? Perché, secondo lei, questa scelta?

Mi aspettavo più coerenza da parte dei miei colleghi nel fare opposizione. Se non era per il sito questo attacco sarebbe arrivato tra un mese con un altro pretesto.

In rete circola una petizione in suo sostegno. Conosce chi l’ha promossa?

Da questa mattina molti attivisti mi stanno contattando per chiedermi se possono fare qualche cosa. Così è partita la petizione. Ma non la sto gestendo io.

Lei è attivista del Movimento da tanto tempo, consigliere regionale da sette anni. È stato anche il candidato presidente della Regione Lazio. Come si sente?

Sento che un progetto è fallito. Non sono né il martire né la vittima ma è chiaro che sono andato in una direzione diversa dal Movimento. Il M5S si è perso prima con l’accordo con la Lega e ora con il Pd. Il risultato è che ha perso milioni di voti ed è in via di chiusura. 
 

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