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Cgil, Cisl e Uil da Esposito: "Uniamo Atac, Cotral e Ferrovie dello Stato"

Giovedì nel tardo pomeriggio il primo tavolo tra il neo assessore ai Trasporti e i sindacati. La proposta al Campidoglio: creare un'agenzia unica regionale che coinvolga i tre soggetti. Esposito: "Incontro positivo"

Niente privatizzazione ma la creazione di un'azienda unica regionale per la gestione del Tpl che metta insieme Atac, Cotral e Ferrovie dello Stato. E' questa la proposta che Cgil, Cisl e Uil hanno messo sul tavolo del sindaco Ignazio Marino e dell'assessore ai Trasporti capitolino Stefano Esposito che ieri, per la prima volta dal suo insediamento, ha incontrato i sindacati. "È stato un incontro positivo. Abbiamo cominciato a mettere i piedi nel piatto ma c'è la necessità di avere la Regione al tavolo per valutare la loro proposta di azienda unica regionale". L'assessore ha quindi dichiarato di prendere atto della proposta: "Io però ho qualche dubbio che questa operazione si possa fare senza un'evidenza pubblica, però il clima è positivo". L'incontro in merito è stato riaggiornato a settembre: "In questi giorni cercherò la Regione e Ferrovie dello Stato che, come ho voluto sottolineare, non è una mucca da mungere, lavora in termini privatistici e se investe si aspetta dei rientri".

LE PROPOSTE DEI SINDACATI - "C'è l'impegno a verificare la fattibilità della proposta" ha detto il segretario della Cgil di Roma e del Lazio, Claudio Di Berardino. Il Comune, ha spiegato Di Berardino, "non ha messo in campo proposte alternative, quindi ora il tema è capire se questo lavoro che dovranno fare con Regione e Ferrovie determinerà avanzamenti, e a quel punto li valuteremo". In merito all'intesa di luglio "dal nostro punto di vista rimangono fermi gli accordi sottoscritti, che sono propedeutici alla verifica del nuovo assetto ipotizzato dal nostro progetto" ha aggiunto il segretario della Cisl Roma e Lazio, Mario Bertone. I sindacati chiedono di allargare il tavolo anche alla Regione Lazio, come ha spiegato il segretario della Uil Roma e Lazio, Alberto Civica: "La nostra proposta coinvolge anche la Regione, e per questo è necessario organizzare un incontro da fare congiuntamente per concertare soluzione positiva per tutti".

NO ALLA PRIVATIZZAZIONE - L'incontro di ieri per i sindacati è stata anche un'occasione per sgomberare il campo alla privatizzazione dell'azienda. "Fino alla valutazione della nostra proposta si allontanano ipotesi riprese da un punto di vista mediatico per alcune affermazioni sulla privatizzazione di Atac" ha affermato Bertone. Anche l'assessore ai Trasporti, prima dell'incontro, aveva precisato che fino alla fine della trattativa con i sindacati la ricerca di un partner industriale per Atac, proposta dal sindaco Marino, "rimane a lato". 

L'ACCORDO - Come confermato anche dai Cgil, Cisl e Uil, sull'accordo del 17 luglio sulla produttività nessun passo indietro da entrambe le parti. "Resta e speriamo che cominci a dare i suoi frutti a partire da lunedì" il commento dell'assessore. "Ai sindacati va riconosciuto che hanno fatto una cosa non semplice, per cui si pagano anche dei prezzi con il populismo imperante anche in ambito sindacale". I sindacali confederali, ha riconosciuto l'assessore "hanno già fatto uno sforzo gigantesco nel raggiungere questo accordo che hanno siglato il 17 luglio, un vero punto di svolta che entrerà in vigore tra poco".

LE PROTESTE - Dopo l'assedio di mercoledì scorso, ieri nel corso dell'incontro alcune decine di dipendenti Atac sono tornati sotto le finestre di Palazzo Senatorio per protestare. Questa volta nel segno delle bandiere dei sindacati confederali. "No alla privatizzazione, i cittadini non lo meritano" il leit motiv della manifestazione raccontato dai lavoratori.

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