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Incidente al Tmb Salario, crolla un pannello dal soffitto: "Situazione al limite del collasso"

Lo denuncia il segretario generale Fp Cgil di Roma e Lazio, Natale Di Cola: "Quell'impianto, in queste condizioni, non può restare aperto. Nelle prossime ore valuteremo se rivolgerci alle autorità competenti"

Incidente questa mattina nell'impianto di trattamento dei rifiuti dell'Ama al Salario. Un mezzo per il trasporto dell'immondizia ha urtato il soffitto causando il crollo di un pannello di cemento armato. Lo denuncia il segretario generale Fp Cgil di Roma e Lazio, Natale Di Cola. "Da troppo tempo denunciamo i rischi a cui sono esposti gli operai Ama e nello specifico chi opera in quell’impianto, ormai sempre al limite del collasso. Se escludiamo la propaganda dei blitz dell’inizio della sindacatura Raggi, nulla si è realmente mosso". 

L'impianto ha da mesi i fari puntati contro. I residenti chiedono da tempo la sua chiusura, a causa dei miasmi che il trattamento di rifiuti diffonde, eppure l'assessora all'Ambiente Pinuccia Montanari ha fatto sapere che dovrebbe avvenire nel 2019. Roma è in emergenza. Trasporta ogni giorno tonnellate di rifiuti fuori regione e senza alternative non potrebbe reggere chiudendo il Tmb Salario. Inoltre, nelle ultime settimane la riduzione delle tonnellate trattate nelle strutture private di Malagrotta ha causato un aumento delle quantità trattate da Ama. La situazione, ha fatto sapere la scorsa settimana Montanari, con la nomina del commissario per la gestione dei Tmb del Colari dovrebbe gradualmente tornare alla normalità.  

"Si continua a gestire l’emergenza, mentre ci vorrebbe coraggio. I rischi sono sempre maggiori e non possiamo ogni volta sperare che non succeda una tragedia" continua Di Cola. "Quell’impianto, in queste condizioni, non può restare aperto. Nelle prossime ore valuteremo se rivolgerci alle autorità competenti, perché evidentemente nessuno ha intenzione di intervenire". 

"Attorno a questa Giunta e al tema dei rifiuti nella Capitale" aggiunge il sindacalista "ci sono state troppe attenzioni, spesso ingenerose quando non morbose, e la reazione è stata sempre la difesa d’ufficio, anche degli errori più grossolani. Un clima che non aiuta. La situazione è di una gravità estrema e richiede da una parte interventi urgenti per evitare il peggio, dall’altra di lungo periodo per permettere alla città di uscire dalla crisi. Che i mezzi si muovano sui cumuli di rifiuti è pericoloso, dovuto alla congestione e all’inadeguatezza dell’impianto". Conclude Di Cola: "Bisognerebbe anche smetterla di nascondere la verità, come ha fatto l’azienda con le nostre denunce sulla carenza di mezzi e sul Tmb Salario, e con le denunce fatte dagli Rls, i rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza e la prevenzione. È intollerabile che di fronte a questioni così evidenti si risponda con le solite frasi di circostanza ed erigendo muri. Quell’impianto va chiuso fin quando non sarà in sicurezza e va superato in prospettiva". 

L'Ama replica così in una nota: "AMA Spa comunica che l’impianto di Trattamento meccanico biologico di via Salaria è aperto e funzionante. Il distacco di un pannello dal contro-soffitto, avvenuto nel primo pomeriggio di oggi in seguito ad un urto con un mezzo di carico, non è causato da problemi strutturali dell’impianto e non ha avuto nessuna conseguenza né sulle operazioni né sulla sicurezza degli operatori, che anche durante questo ponte del 25 aprile sono al lavoro supportati dalla dirigenza. Si ricorda, inoltre, che gli stock di materiali di cui l’azienda comunale si è dovuta far carico nell’ultimo periodo derivano dai minori quantitativi di rifiuti accolti negli impianti TMB privati di Roma, quantitativi che presto torneranno ai valori usuali grazie al lavoro del Commissario Prefettizio e del suo staff. Tutte le attività di Ama, sia negli impianti sia sul territorio, proseguono in ogni caso nel pieno rispetto delle prescrizioni di legge e della sicurezza dei lavoratori".

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