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Politica Fidene / Via Salaria, 981

Tmb Salario, le perizie non confermano ipotesi dolose: prove cancellate, indagine verso l'archiviazione

Dai pm la richiesta di archiviazione del caso, la Sindaca Raggi non ha dubbi: "Incendio doloso, siamo sotto attacco"

Spina staccata dalla presa elettrica e telecamere fuori uso. Nessun malfunzionamento dell'impianto di videosorveglianza del TMB Salario ma, secondo i pm, un gesto intenzionale utile ad oscurare l'origine del rogo che nel dicembre del 2018 ha distrutto l'impianto di trattamento meccanico biologico dei rifiuti di via Salaria, 981. 

L'incendio al TMB Salario: le fiamme cancellano le tracce

Lo scoppio dell'incendio, l'allarme dato dopo 7 minuti, il divampare delle fiamme con le operazioni di contenimento e spegnimento iniziate in una ventina di minuti: queste le tempistiche ricostruite sulla notte del rogo al TMB Salario. Quando i vigili del fuoco sono arrivati l'impianto era già avvolto dalle fiamme, l'incendio esteso. Troppo per lasciare intatte eventuali tracce. 

Incendio TMB Salario: pm chiedono archiviazione

Secondo quanto riportato dal quotidiano Il Messaggero le perizie non sono bastate a confermare le tesi investigative sul dolo: così, dopo un anno e mezzo di indagini, i pm Nunzia D'Elia e Carlo Villani, hanno chiesto l'archiviazione del caso. Spetterà ora al Giudice per le indagini preliminari (Gip) decidere. Impossibile dunque con gli elementi emersi stabilire chi abbia appiccato il fuoco al TMB Salario e se effettivamente sia stato doloso. 

Incendio TMB Salario, Raggi: "Roma è sotto attacco"

La Sindaca di Roma Virginia Raggi però ne è convinta. "L’incendio del Tmb Salario è stato doloso. Oggi possiamo dirlo senza dubbi: quello che ha portato alla distruzione dell’impianto trattamento dei rifiuti di Ama non è stato un incidente o un corto circuito, ma il gesto criminale di qualcuno che lo ha distrutto volontariamente. E che, pochi minuti prima di farlo, ha spento le telecamere di sicurezza. Ad accertarlo sono state le indagini dei magistrati della Procura di Roma" - ha scritto la prima cittadina in un post su Facebook. 

"Roma è sotto attacco" - il mantra di Raggi. "E' la conferma che nella nostra città è in corso una vera e propria guerra dei rifiuti, che muove interessi opachi e presumibilmente criminali". 

La guerra dei rifiuti: mezzi e impianti danneggiati, cassonetti in fiamme

La Sindaca ricorda furti e danneggiamenti dei mezzi Ama, l'incendio dei cassonetti stradali (oltre 350 nell’ultimo anno), l’altro incendio doloso all’impianto di Rocca Cencia (parzialmente distrutto dalle fiamme nel marzo 2019) e i roghi che recentemente hanno interessato le imprese che operano nel settore del riciclo della carta. "Solo nell’ultimo mese le fiamme hanno distrutto un capannone a Pomezia e un edificio in via di Falcognana, nel Municipio IX di Roma". 

Rifiuti, la Sindaca: "Regia criminale vuole Roma in difficoltà"

"Subito dopo l’incendio al Tmb Salario, sollevavamo dubbi e parlavamo di una possibile regia criminale. La fotografia che oggi fanno i magistrati parla chiaro: Roma - ribadisce ancora Raggi - è sotto attacco da parte di chi ha interesse a mettere in difficoltà il sistema pubblico di trattamento dei rifiuti della città. Noi, da parte nostra, non faremo passi indietro e continueremo a denunciare ogni episodio di intimidazione. Andiamo avanti #ATestaAlta". 

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