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Politica Monteverde / Via Bernardino Ramazzini

Incendio nell'area della tendopoli della Croce Rossa, Santori: "Struttura insicura"

Il consigliere regionale Fdi lancia l'allarme dopo il rogo che ha distrutto due ambulanze: "Fuori la verità". La presidente di Cri Roma: "Trovare soluzione per senza dimora"

"L’ennesima puntata di una struttura insicura e pericolosa che in questi mesi ha generato palesi e ripetute violazioni della convenzione sottoscritta tra la Cri e la Prefettura", a lanciare la denuncia il consigliere regionale Fratelli d'Italia alla Regione Lazio Fabrizio Santori a poche ore dall'incendio divampato all'intero degli spazi della Croce Rossa di via Bernardino Ramazzini a Monteverde, adiacente all'area "che ospita la tendopoli di oltre 500 immigrati, in luogo dei 150 previsti".

LE DOMANDE DI SANTORI - Consigliere regionale in via della Pisana che numerose volte ha espresso perplessità sull'Hub di Monteverde e che si domanda: "Allora - prosegue Fabrizio Santori - ci chiediamo il Prefetto di Roma, Paola Basilone, dopo questo ennesimo caso, intende autorizzare ancora una struttura così pericolosa e invasiva che quasi ogni giorno mette a repentaglio la vita degli stessi migranti e del quartiere che li ospita? Solo l’intervento immediato dei vigili del fuoco ha evitato una strage che poteva coinvolgere tutta la tendopoli e che comunque ha distrutto una parte degli spazi interno coinvolgendo e distruggendo 4 mezzi della Croce Rossa, tra cui due ambulanze".  

"FUORI LA VERITA'" - Fabrizio Santori che sottolinea: "Ora vogliamo sapere tutta la verità su come sono andati i fatti che hanno fatto divampare l’incendio. In questi mesi abbiamo scritto a tutti e tutte le autorità, a partire dal Sindaco Raggi, dalla Presidente del Municipio XII Crescimanno e dagli stessi uffici che fanno capo al presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti hanno garantito controlli sanitari e di sicurezza e altre belle parole che poi alla resa dei conti si rivelano fandonie. Abbiamo anche dimostrato come la presenza dell’hub abbia aumentato accattonaggio, questua molesta e addirittura abbia contribuito all’incremento del numero di molestie e aggressioni a scopo di rapina, spaccio di marijuana all’interno della struttura". 

I COSTI - Una nota stampa accompagnata dalle immagini video dell'incendio che ha distrutto due ambulanze, un'auto ed un furgone: "Fino ad oggi il centro è costato oltre 2,3 milioni di euro alla collettività, è possibile che non sia stato in grado di prevenire questo incendio o non abbia usato tutte le precauzioni del caso per evitarlo? E’ vero che il personale impiegato dalla Cri per lo svolgimento delle funzioni giornaliere non ha i requisiti necessari? Non accetteremo - conclude Santori - che questa situazione venga insabbiata senza che i romani sappiano cosa accade realmente in questi centri per immigrati".

TROVARE SOLUZIONE PER SENZA DIMORA - In relazione all'incendio è poi arrivata anche la nota della Croce Rossa Italiana Roma che tramite il proprio presidente Debora Diodati afferma: "Per fortuna la signora senza dimora non ha riportato gravi danni e non c'è stato nessun ferito. Certo abbiamo i danni ai nostri mezzi. Credo che questo episodio sveli ancora di più il dramma di chi vive per strada soprattutto in periodi di freddo intenso. Una realtà a cui Croce Rossa è vicina nel fornire assistenza anche in queste ore sul territorio di Roma. Credo, però, che sia urgente e necessario trovare soluzioni più strutturate per dare riparo a queste persone. E' disumano che ci siano persone costrette a vivere in condizioni così precarie". 

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