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Caso scontrini, pm fa appello contro Ignazio Marino

La Procura di Roma ha fatto appello contro l'assoluzione dell'ex sindaco della Capitale, Ignazio Marino, dalle accuse di peculato, truffa e falso

La Procura di Roma ha fatto appello contro l'assoluzione dell'ex sindaco della Capitale, Ignazio Marino, dalle accuse di peculato, truffa e falso. A far cadere ogni contestazione era stato il gup Pierluigi Balestrieri il 7 ottobre scorso all'esito del processo in abbreviato sul caso scontrini (56 cene pagate con carta di credito dell'amministrazione) e le consulenze della Onlus Imagine. Nell'atto firmato dai pubblici ministeri si spiega che "l'organo dell'accusa ha fornito l'evidenza positiva del fatto" che Marino abbia "utilizzato la carta di credito per spese voluttuarie al solo fine di soddisfare bisogni personali".

Il giudice Balestrieri ha parlato di "errori ed imprecisioni" non penalmente rilevanti, ma figlie di "un sistema organizzativo improntato, soprattutto nella prima fase, a imprecisione e superficialità". Secondo i pm Roberto Felici e Pantaleo Polifemo è detto che "risulta illogico affermare che un evento apparentemente di rappresentanza possa essere considerato 'pubblico' sulla base di valutazioni soggettive e non verificabili rimesse all'arbitrio del pubblico ufficiale che la eroga in ordine ad oggetto, tempo, modalità, beneficiari, pubblicità".

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