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Bertolaso getta la spugna e rinuncia alla carica di commissario per le aree archeologiche

Con una nota inviata al ministro Bondi, l'attuale Capo della protezione civile ha rinunciato all'incarico: “L'emergenza dell'Abruzzo mi impone una mia personale dedizione al gravoso compito di assistenza alla popolazione”

 
Foto di Roby Ferrari
Alla fine Guido Bertolaso ha gettato la spugna: troppi impegni, impossibile fare anche il Commissario delegato per le aree archeologiche di Roma. La rinuncia è stato comunicata oggi con una nota ufficiale inviata ala ministro per i Beni culturali Sandro Bondi

Nella sua nota il capo Dipartimento della Protezione Civile afferma: "Il tragico evento che ha colpito la Regione Abruzzo il 6 aprile scorso impone una mia personale dedizione al gravoso compito di assistenza alla popolazione coinvolta dalla calamità e al ripristino, quanto più celere possibile, della civile convivenza".

Tutto ciò, secondo Bertolaso, non è "compatibile con l'impegno richiesto dalla funzione di Commissario delegato per le aree archeologiche di Roma e provincia che il presidente del Consiglio dei Ministri ha ritenuto di assegnarmi".

Bertolaso conclude ribadendo che "il Dipartimento della Protezione Civile continuerà naturalmente a offrire la propria assistenza e collaborazione per fronteggiare la grave situazione delle aree archeologiche di Roma e provincia".

Il Capo della Protezione civile non ha quindi accettato le pressioni del Sottosegretario ai beni culturali Giro e del Sindaco Alemanno che lo invitavano a restare. Proprio ieri Giro ha fatto sapere che “visto che stiamo parlando del Colosseo, del Palatino, della Domus Aurea, delle mura, un'area prestigiosissima, credo che il capo della protezione civile debba essere il regista dell'operazione, naturalmente affiancato da collaboratori di sua assoluta fiducia”.


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