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Raggi vede una guerra dei rifiuti e chiama l'adunata. Ma impianti e differenziata sono fermi

Criticità nella gestione dello smaltimento dei rifiuti di Roma, guasti e stop fanno temere l'ennesima emergenza. Pronto l'Esercito. La Sindaca Raggi: "Gli 'incidenti' non ci scoraggeranno"

Da una parte le difficoltà ataviche e oggettive della città di far fronte, in proprio, allo smaltimento dei rifiuti prodotti; dall'altra gli incidenti, gli incendi e gli stop che, ormai sempre più spesso, fanno piombare la Capitale sull'orlo dell'emergenza. La sindaca Virginia Raggi sbatte i punti e su Facebook, con un lungo post, parla di una vera e propria "guerra dei rifiuti" in atto a Roma.

Stop agli impianti e rischio emergenza rifiuti

Nei fatti il TMB Salario è ormai definitivamente fuori uso dal rogo dell'11 dicembre scorso, quello di Rocca Cencia, anch'esso investito dalle fiamme il 24 marzo, è parzialmente inutilizzabile. Nel mezzo l'annunciata manutenzione ai TMB di Malagrotta, quelli di proprietà del gruppo Colari, da fine aprile e per tre mesi. Sullo sfondo un'azienda, l'Ama, in agonia: senza bilancio e senza piano industriale. 

Così con le festività di Pasqua alle porte e il concreto rischio di vedere le strade trasformarsi ancora una volta in discariche a cielo aperto, in città si cercano rimedi, accordi di buon senso e "responsabilità" per evitare il peggio

Tmb di Malagrotta chiusi per tre mesi: sarà emergenza

Il Comune vuole l'esercito davanti agli impianti 

Insieme a ciò, con il Campidoglio a reclamare la presenza dell'Esercito davanti agli impianti, anche la volontà di arginare gli incidenti che stanno mettendo in ginocchio gli stabilimenti per il trattamento dei rifiuti. E di conseguenza la città. 

"Attacchi subdoli all'amministrazione" - secondo il nuovo amministratore unico della Municipalizzata, Massimo Bagatti. 

Una linea sposata anche dalla Sindaca di Roma, Virginia Raggi, che non ha esitato a parlare di "guerra dei rifiuti" con la spazzatura a rappresentare un vero e proprio business. 

"Il business dei rifiuti è ricco, ricchissimo: miliardi di euro che girano attorno alla spazzatura in tutta Italia e arricchiscono pochi. Un sistema ha lucrato per decenni sulla 'monnezza' anche a Roma. Nella capitale abbiamo assistito ad una sorta di regime di monopolio, legato alla discarica più grande d’Europa, Malagrotta. Un impianto che ha messo a rischio la salute dei cittadini e compromesso il territorio per ragioni di profitto. Noi - ha scritto la Sindaca - stiamo provando a cambiare quel sistema. Stiamo introducendo, passo dopo passo, un modello di gestione dei rifiuti innovativo. Un percorso non semplice lungo il quale registriamo una serie di 'incidenti' che scoraggerebbero chiunque. Noi andiamo avanti". 

Ama, Bagatti: "Colari non può fare manutenzioni nei momenti di picco"

Impianti e differenziata sono al palo

Un cammino a rilento quello di Roma verso il ciclo virtuoso dei rifiuti. L'ultima pensata dal Comune a Cinque Stelle è il prossimo divieto dell'utilizzo della plastica monouso "per sottrarre rifiuti al sistema criminale". 

Intanto però sulla tematica nel concreto è tutto fermo al palo: la differenziata stenta a crescere e singhiozza; gli  impianti annunciati sono ben lontani dall'essere realizzati con la Capitale prigioniera dei 'No' dei territori e delle lungaggini burocratiche

Così a Roma sui rifiuti è come se si navigasse a vista. Se le strade saranno colme di immondizia sarà colpa (soprattutto e non anche) degli "incidenti" agli impianti, quelli obsoleti e da chiudere che però ad oggi non hanno un'alternativa.

"Le istituzioni e i cittadini, uniti, sapranno reagire a qualunque difficoltà" -ne è certa la Sindaca. "Voglio essere chiara: non ci faremo intimidire e combatteremo chi vuole impedire il cambiamento". 

Roma autosufficiente nello smaltimento di suoi rifiuti è la vera sfida. Quella che negli ultimi decenni in Campidoglio però nessuno sembra aver accettato. E in una "guerra" così non si può essere l'armata Brancaleone. 
 

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