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Grab, le associazioni: "Progetto stravolto". Via Giulia e Appia antica non saranno pedonali

L'accusa di Velolove e Legambiente. "Troppe le discrepanze con l'idea originale". Meleo: "Affermazioni non rispondenti al vero"

Così non va. "Il Grab dell'assessore Meleo è stravolto e impoverito rispetto al progetto dal basso". A puntare il dito contro il Campidoglio Velolove e Legambiente, le associazioni che il Grande Raccordo Anulare delle Bici lo hanno creato nero su bianco e presentato alle amministrazioni, prima Marino poi Raggi. Già finanziato dal ministro Delrio, oggi rischia di non somigliare affatto alla sua versione originale. Le modifiche che Roma Capitale avrebbe apportato non piacciono a chi ha pensato l'opera. Troppe "macroscopiche differenze" che se concretizzate andranno inevitabilmente a depotenziare la "ciclovia più bella del mondo", come l'ha definita la stessa sindaca. 

Cosa manca nella rivisitazione del Campidoglio? "Accessibilità universale, sicurezza stradale, riqualificazione delle periferie e rifunzionalizzazione delle aree trascurate, pedonalizzazione dell’Appia Antica e di via Giulia e realizzazione dei boulevard pedonali dal Colosseo all’Appia e tra l’Auditorium e il Foro Italico, redistribuzione dello spazio urbano sottraendone un po’ all’invadenza delle automobili e restituendolo alle persone".  

E ancora "l’asse pedonale Auditorium-MAXXI-Ponte della Musica-Foro Italico sostituito da una piazza lineare che interessa esclusivamente l’ingresso del MAXXI". Si ignora poi "completamente tutta la progettualità dal basso, ossia i progetti GRAB+ realizzati da realtà associative e di quartiere, da comitati cittadini o reti territoriali tra più soggetti diversi. Tra questi, ad esempio, si segnalano le proposte per l’Asse degli Acquedotti, per i collegamenti Castel Giubileo-GRAB, Casal Monastero-GRAB, Monte Mario-GRAB, Montesacro-GRAB, Monteverde-GRAB, Garbatella/Ostiense-GRAB, Pietralata-GRAB". Insomma, un progetto falcidiato se confrontato con l'originale. 

LA REPLICA DELL'ASSESSORE - Ma la risposta di Meleo arriva a stretto giro. "Sono sorpresa delle affermazioni delle associazioni Legambiente e Velolove sul Grab: definire declassato il percorso della futura ciclovia romana è ingiusto e, soprattutto, non rispondente al vero" dichiara in una nota. 

"Il percorso individuato - spiega - ancora allo stadio di progetto di fattibilità, come stabilito nel protocollo tra Ministero e Campidoglio il 21 settembre scorso è studiato per lasciare un segno di rinascita e di riqualificazione nelle diverse zone di Roma che andrà a coinvolgere: dall’agro al Colosseo, all’Appia Antica, alle periferie. È la precisa, chiara, cristallina ed evidente volontà di Roma utilizzare al meglio i fondi messi a disposizione del Governo per offrire quest’opera unica nel suo genere ai cittadini di oggi e di domani".

"Mi dispiace soprattutto, poi, che per svilire quanto Roma Capitale mette in campo, con i suoi uomini e le sue donne, con i suoi progettisti e architetti, con le realtà territoriali, si propaghi un inesistente documento in 13 punti che il Mit avrebbe inviato al Campidoglio nel settembre 2016, così come sostenuto dall’associazione. Non sono certo i presupposti migliori per poter lavorare in armonia sul progetto Grab". 


 

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