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Dal contratto con il M5S alle gaffe del passato: tutte le insidie della nuova Giunta

Da una parte la petizione contro Muraro, considerata "convinta inceneritorista", dall'altra le frasi infelici su rom e 'frocetti' di Lo Cicero. Intanto anche gli assessori dovranno firmare il contratto con il M5S

Le polemiche sugli inceneritori, alcune uscite poco appropriate per chi è destinato a ricoprire il ruolo di assessore, qualche passo indietro e un contratto stringente con il Movimento cinque stelle da firmare con tanto di multa da 150 mila euro in caso di inadempienza. Virginia Raggi lavora, non senza qualche intoppo, alla formazione della sua Giunta. La sindaca ha tempo venti giorni dalla proclamazione degli eletti: la sua squadra va presentata nella prima seduta di insediamento del Consiglio comunale. Anche se, ad onor di cronaca, è stata la stessa Raggi ad annunciare più volte, nel corso della campagna elettorale, che i profili sarebbero stati presentati prima delle elezioni in modo tale da permettere ai cittadini di arrivare alle urne con un'idea ancora più chiara. 

Due dei quattro nomi ufficiali presentati dal palco di Ostia, stanno già facendo parlare di sè. Il primo è Andrea Lo Cicero che al fianco di Virgina Raggi sarà assessore alla Qualità della vita, allo Sport e alle Politiche giovanili. Campione internazionale di rugby, conduttore per Sky della trasmissione 'Giardini da incubo', il suo nome ha conquistato subito un posto sulle pagine dei giornali per aver definito, in una sua autobiografia, le protezioni per le spalle nel rugby "roba da frocetti". Interpellato a riguardo ha ribattuto: "Se qualcuno si è offeso chiedo scusa" spiegando poi che è "un intercalare da frocetti". Ora salta fuori una frase contro i rom. Lo Cicero stava registrando un'intervista per Repubblica davanti allo Stadio Flaminio quando alle sue spalle passa una macchina rossa molto rumorosa che disturba il lavoro. Smette di parlare, si gira, guarda la scena e poi, rivolto al giornalista commenta: "Zingari di merda". 

E' bufera invece attorno al nome di Paola Muraro, esperta di impianti per la gestione dei rifiuti che ha al suo attivo una collaborazione con Ama anche per quanto riguarda gli impianti di Trattamento meccanico biologico di Rocca Cencia e Salaria. Sul futuro assessore accusata di essere una "convinta inceneritorista" si è scatenato un putiferio. Ad essersi surriscaldata è soprattuto la base che avrebbe forse preferito un segno di discontinuità maggiore rispetto alle politiche di gestione dei rifiuti portate avanti fino ad oggi nella Capitale. Una petizione on-line chiede a Raggi di consultare la base. Critiche non proprio velate arrivano anche dalla Parma a Cinque Stelle. A parlare è l'assessore all'Ambiente Gabriele Folli: “Fatemi capire.. a noi l’avete menata 4 anni per non essere riusciti a spegnere l’inceneritore e poi mettete come assessore all’ambiente una convinta inceneritorista?" ha scritto su Facebook. 

E fin qui i nomi certi, ai quali si aggiungono quelli dell'urbanista Paolo Berdini e di Luca Bergamo per la Cultura. Si aspetta invece di avere la squadra al completo per ufficializzare gli altri nomi emersi nelle ultime ore. Al puzzle mancherebbe una sola casella, sempre che alcune delle personalità citate, in fondo si tratta solo di indiscrezioni stampa, non decida di fare un passo indietro. Dibattito aperto all'interno dei pentastellati, invece, sul nome di Francesca Danese. Presidente del Cesv, molto riconosciuta nel mondo dell'associazionismo romano, ben vista dalla 'base' degli attivisti. Il freno sul suo nome nascerebbe proprio dalla sua partecipazione all'esperienza di governo di Ignazio Marino, nonostante lei rappresentasse un 'outsider' tra i democratici. La decisione non sarebbe ancora stata presa: la diretta interessata, infatti, non sarebbe ancora stata contattata. 

Ufficiale, invece, Daniele Frongia a Capo di Gabinetto. Lo ha spiegato l'ex consigliere capitolino, rieletto, che in molti avrebbero visto bene nel ruolo di vicesindaco: "Nelle intenzioni del neosindaco Raggi c'è quella il farmi Capo di Gabinetto, un incarico tecnico, ma sicuramente né assessore né vicesindaco” ha spiegato ieri a Un Giorno da Pecora, il programma di Rai Radio2. Poi ha spiegato: "Se me lo chiede lo farò". 

A pesare sulla ricerca delle ultime pedine il 'codice di comportamento' che anche gli assessori dovranno firmare con il Movimento cinque stelle. Lo ha già fatto la sindaca, non senza suscitare polemiche, lo hanno già fatto tutti e 29 i consiglieri al momento della candidatura, dovranno farlo anche gli assessori. "Il Sindaco, gli Assessori e i consiglieri eletti dovranno rispettare il presente Codice, i valori fondanti ed i principi etici e politici del M5S, mantenere una relazione con gli iscritti al M5S, tenere conto delle loro proposte ed operare in sintonia con le loro indicazioni" si legge nel contratto. A far discutere di più, la ormai famosa multa da 150 mila euro in caso di inadempienza. Un modo per ripagare al M5S "un  grave danno alla propria immagine, che in relazione all’importanza della competizione elettorale, si quantifica in almeno Euro 150.000". Un contratto stringente che potrebbe incontrare qualche resistenza. 

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