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Raggi torna dalle ferie: stipendi e partecipate i nodi della giunta di mercoledì

Il 24 agosto la prossima riunione dell'esecutivo. Sul tavolo la questione dei maxi emolumenti, Atac, la delibera Minenna sul nuovo assetto delle aziende municipalizzate

Pulita la città e nominati i nuovi vertici di Ama, il ritorno dalle vacanze per la sindaca Raggi non sarà meno impegnativo delle sue prime settimane di mandato. La giunta post Ferragosto, convocata per mercoledì 24, servirà ad affrontare diversi nodi.  

TAGLI CDA E IL MODELLO DUALE - Sul tavolo una delibera approntata dall'assessore al Bilancio e partecipate Marcello Minenna per la definizione del nuovo modello organizzativo delle aziende partecipate, all'insegna di semplificazione e risparmio. Lo stesso schema applicato alla municipalizzata dei rifiuti toccherà a tutte le aziende, con taglio del Cda e governance "duale": un amministratore unico, al posto del Consiglio di Amministrazione, che avrà funzioni economico-gestionali, e un dg con un ruolo più tecnico-operativo. Un passo in avanti del Campidoglio nell'applicazione del testo unico nazionale sulle partecipate. 

MAXI STIPENDI E NOMINE - In agenda anche l'affaire stipendi d'oro. E' la polemica estiva che ha tenuto banco per l'intero mese di agosto: i compensi accordati al capo di gabinetto, il magistrato Carla Romana Raineri, che riceverà dalle casse del Campidoglio, 193mila euro lordi l'anno (la cifra più alta tra i quattro che l'hanno preceduta nelle passate consiliature) e a Salvatore Romeo, già funzionario capitolino messo a capo della segreteria politica della sindaca con lo stipendio triplicato, da 40 a 120mila euro. 

Cifre tanto in controtendenza con le promesse a Cinque Stelle di tagliare su sprechi e nomine d'oro da agitare gli animi all'interno dello stesso movimento. Sia dal minidirettorio che da una parte di maggioranza in Aula sono arrivate richieste di chiarimenti. E il ritorno il 19 agosto della sindaca per una giunta lampo con qualche assessore mancante ha fatto pensare a una volontà di placare le polemiche, rimettendo magari mano agli emolumenti. A quanto emerso i primi aggiustamenti toccheranno l'assegno di Salvatore Romeo. 

ATAC - Altro capitolo tutto da scrivere riguarda i trasporti. A luglio e agosto, la rete di bus e metro ha mostrato tutte le sue falle quotidiane, con ritardi continui delle corse e attese eterne per gli utenti alle banchine. Un disagio a cadenza quasi quotidiana, di pari passo all'allarme lanciato per il mese di settembre: mancano 18 milioni di euro per interventi di manutenzione sui treni della metro A senza i quali le corse sono a rischio. Il dg Rettighieri ha sempre commentato con parole rassicuranti: "Sto mettendo tutto il mio impegno nel risanamento dell'azienda", allontanando le voci su presunte dimissioni già sul tavolo. 

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