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Giubileo, l'allarme della Cgil: "Senza contrattazione, rischiamo il caos"

I sindacati chiedono al Campidoglio di aprire una "contrattazione anticipata" prima dell'avvio del grande evento. Intervista al segretario della Cgil Lazio Claudio Di Berardino

Ieri l'insediamento della segreteria tecnica, lunedì l'avvio dei primi cantieri attorno alla stazione Termini. È ormai entrata nel vivo, sotto il segno dei tempi stretti e del risparmio, l'organizzazione del Giubileo della Misericordia che prenderà il via ufficialmente l'8 dicembre prossimo. Claudio Di Berardino, segretario della Cgil Lazio ricorda come da tempo i sindacati chiedono l'apertura di una contrattazione con il Campidoglio in vista del Giubileo. 

In che situazione si trova la Capitale a poco più di tre mesi dall'avvio del grande evento religioso?

Il Giubileo è certamente un grande evento e si può rivelare una grande opportunità per la città e per tutta l'Italia. Potrà avere ricadute positive anche dal punto di vista dell'occupazione anche se, essendo un evento, ha un inizio e una fine, e quindi si tratta di occupazione provvisoria. Per prepararsi a raccogliere pellegrini e turisti verranno messi in campo interventi infrastrutturali e di manutenzione delle strade. Attenzione verrà data anche alla quantità e qualità dei servizi erogati, penso per esempio alla sanità, ai trasporti e ai rifiuti. Fin da quando papa Francesco ha annunciato il Giubileo per l'8 dicembre il sindacato sta chiedendo all'amministrazione capitolina, alla Regione e alle imprese di aprire una contrattazione in anticipo. Pensiamo che sia importante arrivare all'avvio del grande evento con l'organizzazione del lavoro già stabilita, senza inventarci leggi nuove o deroghe per limitare il diritto di sciopero dei lavoratori. Vorremmo evitare che si ripetano episodi come quello accaduto nella polizia locale il 31 dicembre scorso.

Se così fosse il Giubileo sarebbe a rischio...

Non vogliamo che avvenga. Per questo il sindacato sostiene che è meglio ragionare prima per sapere che tipo di organizzazione del lavoro verrà richiesta e per pianificare in anticipo il funzionamento dell'intera macchina. L'obiettivo è quello di prepararsi al meglio per raggiungere il corretto equilibrio tra i diritti dei lavoratori e quelli dei cittadini. Per ora però dalle istituzioni non abbiammo ricevuto alcuna risposta. Mi auguro che nei prossimi giorni il confronto richiesto possa aprirsi. 

Quali sono i settori più urgenti su cui vorreste aprire un confronto?

I primi cantieri per le infrastrutture e la manutenzione stradale stanno per partire. Questo sarebbe uno dei primi tavoli da aprire. Poi i servizi. 

Le cito due vertenze. Da una parte quella sul salario accessorio che regola le attività e lo stipendio di 24 mila dipendenti capitolini, dall'altra le proteste dei vincitori del cosiddetto concorsone che, proprio in vista del Giubileo, chiedono di essere assunti.

L'amministrazione comunale romana ha molte vertenze aperte, penso a queste due ma anche alla Multiservizi, all'Ama, agli asili nido alla questione del trasporto pubblico. Credo che il Campidoglio debba impegnarsi per risolverle una alla volta, entro i primi giorni di novembre, prima dell'avvio del Giubileo. Fare in modo che si accumulino, comporta il rischio che possano precipitare tutte insieme. La buona riuscita del Giubileo è un punto importante ma non bisogna perdere di vista i problemi dell città: il lavoro, le periferie, le tasse, l'emergenza abitativa. Per evitare che queste questioni vengano messe nel congelatore per un anno l'amministrazione deve dare prova di continuare a intraprendere scelte politiche di lungo respiro che abbiano un idea di crescita e sviluppo per la città. 

Avete già parlato con il prefetto Gabrielli?

Al momento del suo insediamento le organizzazioni sindacali hanno avuto con lui un incontro durante il quale abbiamo messo in evidenza le priorità della città. Oltre ai punti già citati abbiamo parlato di immigrazione, inclusione e crisi. Più in generale di sicurezza e del presidio che è necessario avere nei territori.

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