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Giornalisti sequestrati dalla scorta di Marino, scoppia la polemica

La storia, raccontata oggi dalle colonne de Il Tempo, ha scatenato le opposizioni che attaccano il sindaco e la sua scorta

Augusto Parboni e Pasquale Carbone, due cronisti de Il Tempo, volevano solo porre al sindaco delle domande sulla stangata del nuovo piano del traffico. Ghiotta sembrava l'occasione di aver beccato il sindaco dal barbiere, ai Parioli. Mai avrebbero immaginato quel che sarebbe accaduto. Un vero e proprio sequestro, messo in atto dagli uomini della scorta. Prima l'identificazione, poi il sequestro del cellulare e della macchina fotografica. Tutto motivato con motivi di privacy. Per la liberazione il "riscatto" era la cancellazione delle foto dal cellulare. Condizioni a cui i cronisti hanno deciso di non sottostare. Ne sono seguite quattro ore di sequestro, con la minaccia di essere portati in Questura. A salvarli un gol della Juve: uno dei vigili urbani era infatti juventino. Il racconto è così finito sulle pagine di oggi de Il Tempo, provocando sin dalla prima mattinata una serie di commenti e polemiche da parte del centrodestra.

SABBATTANI SCHIUMA - Il primo a commentare è il segretario nazionale del movimento Riva Destra Fabio Sabbatani Schiuma: "A spiegare bene un comportamento che si caratterizzerebbe come un vero e proprio abuso di potere da parte degli uomini della scorta del sindaco, dovrebbe essere il Comandante dei Vigili urbani di Roma. Al sindaco Marino è inutile chiedere le scuse: la sua arroganza non lo permetterebbe mai. E poi il primo cittadino non aveva detto di volere rinunciare alla scorta che il Prefetto di Roma gli aveva accordato per i fatti di 'mafia capitale'. Invece in otto, a spese nostre, lo accompagnano anche dal barbiere?".

ALEMANNO - L'ex sindaco Alemanno invita a chiedere scusa ai giornalisti: "Nella vicenda raccontata oggi dal quotidiano Il Tempo ci sono due fatti molto gravi: il primo è che Marino aveva raccontato a tutti i romani di girare senza scorta e invece questo episodio dimostra che la scorta c'è l'ha e tra l'altro anche molto numerosa. Secondo è che ai Vigili di scorta è stato ordinato di impedire a due giornalisti del Tempo di fare il loro lavoro, impiegando il servizio di scorta in una funzione del tutto impropria e fuori dalla legge. Le scorte infatti devono garantire la sicurezza delle autorità, non certo impedire l'esercizio del diritto di cronaca. Per questo motivo il Sindaco farebbe bene a chiedere scusa pubblicamente ai cronisti del Tempo e anche ai Vigili che sono stati costretti a svolgere un funzione del tutto fuoriluogo per un servizio di scorta".

FABRIZIO SANTORI - Il consigliere d'opposizione in Regione Lazio, Fabrizio Santori, attacca: "L’uomo che non deve chiedere mai, che voleva rinunciare alla scorta, si smentisce ancora, stavolta ad avere la peggio chi cerca quotidianamente di raccontare il degrado di questa città e cioè i giornalisti. Mi aspetto un determinato quanto tempestivo intervento dei paladini della libertà di parola e magari qualche scusa da questo Sindaco. Nelle parole è bravo, non dovrebbe riuscirgli difficile".

ALESSANDRO ONORATO - Duro, attraverso la sua pagina facebook, Alessandro Onorato, capogruppo della Lista Marchini: "Non è accettabile che dei giornalisti debbano essere minacciati e sequestrati dalla scorta del sindaco. Intervenga il Prefetto. Nessun problema circa il fatto che il primo cittadino di Roma abbia a disposizione una scorta - anche se 12 agenti della Polizia di Roma Capitale sono davvero troppi - ma non è accettabile che questi su ordine del sindaco sequestrino giornalisti colpevoli di fare il loro lavoro. Marino si vergogna forse a farsi immortalare dal barbiere con otto agenti pagati con le nostre alte tasse? Perché Marino rifiuta la scorta di Polizia e Carabinieri preferendo gli agenti di Roma Capitale? Forse perché può comandarli a suo piacimento senza nessun tipo di controllo essendo proprio lui il loro diretto responsabile? Può fargli portare addirittura la bici dentro un furgoncino per le sue passerelle stile Istituto Luce cosa che Carabinieri e Poliziotti rifiuterebbero di fare? O perché così può continuare a far finta di non averla? 12 agenti non sono troppi visto lo scarso organico della Polizia di Roma Capitale? Non è meglio fargli svolgere funzioni più preziose come il ripristino della legalità nei campi Rom?".

SVEVA BELVISO - "Inaccettabile", secondo Sveva Belviso, leader di Altra Destra, "il comportamento del sindaco Marino che si è reso complice di una vera e propria violazione della libertà di stampa ad opera della sua scorta. Un vero e proprio abuso di potere. Per questo chiediamo al sindaco di riferire immediatamente in aula su quanto accaduto. Gli agenti della municipale hanno vietato al giornalista e al fotografo de il Tempo di svolgere regolarmente il loro lavoro e  da quanto emerge sono stati  letteralmente sequestrati.  E' sconcertante che il massimo rappresentante di Roma Capitale consenta la violazione di un diritto fondamentale come quello della libertà di stampa, riconosciuto dalla costituzione. Ai giornalisti coinvolti e alla redazione de il tempo la mia totale solidarietà".

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