Nessuna iniziativa ufficiale da parte del Campidoglio e nessuna menzione sul sito istituzionale, niente di tutto ciò, da Marino il silenzio più totale, mentre in tutto il mondo le iniziative si susseguivano nella capitale d'Italia, trionfava il silenzio. A parole tanto cordoglio dopo le dichiarazioni Pontefice e le polemiche con il governo turco, ma nei fatti il centenario del genocidio armeno per Marino e compagni è un evento da far passare in sordina. Dichiara Federico Rocca dirigente nazionale di FDI. Nei giorni scorsi abbiamo presentato in Assemblea Capitolina e in tutti i municipi una mozione proposta dal nostro coordinamento romano e dal dipartimento nazionale tutela vittime, ma con motivazioni e scuse diverse dal Campidoglio a quasi tutti i municipi hanno preferito non votarla e rimandarla a successive sedute. Le uniche eccezioni ci sono state nei municipi I, VII e XIV che hanno approvato la mozione presentata dai nostri consiglieri Tozzi, Cerquoni e Accorinti, mentre nel III e XIII c'è stata la promossa di votarla nei prossimi giorni.

L'atteggiamento più grave è stato quello del municipio XI, territorio che ospita dal 2010 un giardino dedicato al genocidio nel quartiere Portuense e che pertanto avrebbe dovuto sentire un maggiore senso di responsabile in questa circostanza. Dichiarano Federico Rocca e Valerio Garipoli capigruppo FDI Municipio XI.

Due giorni fa tra una scusa e l'altra non hanno voluto votare la mozione presentata da FDI con la quale chiedevamo di inserire il genocidio armeno tra le giornate della memoria e di avviare anche degli incontri nelle scuole, ma non c'è stato nulla da fare, a quanto pare disconoscono anche gli atti votati negli anni passati dal Municipio stesso. Del resto basta vedere in quale stato di abbandono versa l'area (foto allegata) e il fatto che non sia stata organizzata nessuna iniziativa municipale per la ricorrenza. Noi non vogliamo dimenticare - concludono Rocca e Garipoli - per questo ieri abbiamo portato un fiore sulla targa in memoria del Genocidio patito dal popolo armeno, purtroppo, ancora una volta, qualcuno ha perso una buona occasione per fare pace con la storia.