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Rifiuti, Galletti incontra Raggi. Il Ministro: "Piano ambizioso ma poco credibile"

La sindaca ha presentato il Piano per la gestione dei rifiuti e quello industriale di Ama: "Siamo soddisfatti". Il ministro però è scettico: "Servono ulteriori approfondimenti tecnici"

Dopo quasi un mese di botta e risposta mezzo stampa, Virginia Raggi ha incontrato il ministro all'Ambiente Gian Luca Galletti presso la sede di via Colombo. Sul tavolo la gestione dei rifiuti, ribattezzati 'materiali post consumo' dall'amministrazione pentastellata, approvato dal Campidoglio. La sindaca si è detta "soddisfatta" ma il ministro preferisce andare con i piedi di piombo: "Abbiamo bisogno di approfondimenti tecnici. Il piano è molto ambizioso. Voglio vederci chiaro su come intendano raggiungere obiettivi così performanti in poco tempo". 

L'INCONTRO - "L’amministrazione capitolina ha presentato il piano dei materiali post-consumo 2017-2021 e il relativo piano industriale. Il ministro ha preso atto degli obiettivi individuati nel documento" si legge in una nota del Campidoglio. Prossimo passo sarà il coinvolgimento della Regione Lazio per un ulteriore approfondimento tecnico. Al vertice hanno partecipato l’assessora comunale all’Ambiente Pinuccia Montanari, i tecnici del ministero di Via Cristoforo Colombo, l’amministratore delegato di Ama Lorenzo Bagnacani e il direttore generale Stefano Bina. 

RAGGI 'SODDISFATTA' - Virginia Raggi si è detta "soddisfatta". Ha spiegato al termine dell'incontro: "Abbiamo avuto un'interlocuzione con il ministro sul nostro piano sui materiali post consumo. Abbiamo illustrato anche parte del piano industriale Ama (che comunque dovrà essere rivisto, ndr). Soprattutto ci siamo dati appuntamento a un nuovo tavolo con la Regione per lavorare al Piano rifiuti di portata regionale e che speriamo la Regione approvi quanto prima". Sulla stessa linea anche Montanari: "Sui fondi per la differenziata che abbiamo chiesto mi sembra che ci sia una buona disponibilità. Sugli impianti per l'umido abbiamo illustrato il percorso fatto con i Municipi. La tempistica per la realizzazione degli impianti aerobici per il trattamento dell'organico e la separazione della plastica può essere anche abbastanza rapida". 

LA POSIZIONE DEL MINISTRO - Galletti si è riservato "ulteriori approfondimenti tecnici" sul piano romano. "Non voglio bocciare un piano ambizioso, ma voglio che sia credibile. Questo mi sembra molto virtuoso per essere contestualmente credibile". Il commento è positivo per quanto riguarda gli obiettivi, un po' più scettico per le modalità di raggiungimento. "Trovo questo piano molto ambizioso. Voglio vederci chiaro su come si intenda raggiungere obiettivi così performanti in così poco tempo". Il ministro ha fornito qualche dato: "Se mi dicono che ridurranno i rifiuti del 13% entro il 2021 quando la direttiva europea fissa il 10% entro il 2030 io dico che voglio vedere come fai a farlo. Se mi dici che arrivi al 70% di differenziata entro il 2021 io non posso che essere contento, ma la direttiva Ue fissa al 2030 il raggiungimento del 65%. È vero che ci sono Comuni molto virtuosi che stanno facendo bene ma Roma ha una sua complessità e non è un piccolo paese di provincia". 

Nodo critico anche quello relativo ai fondi per la differenziata: "Non hanno un progetto specifico" ha spiegato Galletti. "Chiaramente ho dato la disponibilità del ministero ad intervenire sulla differenziata qualora sia una richiesta avanzata anche dall'Anci. Noi i finanziamenti li diamo in base alle leggi e alle richieste che ci arrivano. Se a livello di Anci e di Comune di Roma ci sarà una richiesta di fondi ad hoc per la differenziata io sono pronto a prenderla in esame, entro la fine dell'anno o all'inizio dell'anno nuovo". 

E ancora gli impianti per la non differenziata: "Questo è proprio l'aspetto tecnico che dovremo valutare insieme. Se ci convinceranno sul piano tecnico che questa virtuosità è supportata da dati tecnici importanti ben venga. Io oggi qualche perplessità ce l'ho". Infine i rifiuti all'estero: "Secondo il piano sui rifiuti del Comune di Roma questi continuerebbero ad andare all'estero fino al 2018 e poi smetterebbero". 

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