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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Politica

Galan contro il festival del cinema di Roma: è polemica

Dura reazione di Alemanno: "Questo tema non è nemmeno in discussione. E' così e basta. La Festa del cinema di Roma va avanti così, con buona pace del ministro Galan"

Giancarlo Galan, neo ministro della cultura, lancia, in alcune interviste, le priorità per il suo mandato al dicastero dei Beni Culturali e, tra questi, il Festival del Cinema di Roma non appare, anzi, viene definito come “a dir poco stravagante” perché in concorrenza con quello di Venezia. Quindi, riguardo all'impiego dei finanziamenti alla cultura, da poco aumentati, il ministro punta subito ai due Festival del Cinema, a Venezia e a Roma e afferma che "Venezia è il festival più antico del mondo" e farne un altro in concorrenza "lo troverei a dir poco imbarazzante". L'intenzione di Galan è quella di non diventare "il sottosegretario di Tremonti", afferma al Sole 24 Ore e "quando avrò problemi li porterò davanti al Consiglio dei ministri".

Non è dovuto passare molto tempo prima che le reazioni romane a queste dichiarazioni arrivassero. Tuona Alemanno: “Il Festival internazionale del Film di Roma non si tocca”. La replica del sindaco è tutt'altro che finita: "Al ministro Galan voglio dire due cose. Primo che quella tra il festival di Roma e quello di Venezia è ormai una polemica superata. E un Ministro della Repubblica deve unire i territori e non dividerli riaprendo vecchi e superati contenziosi. Secondo, il Festival di Roma lo pagano innanzitutto sponsor privati e poi, solo in minima parte, le Istituzioni del territorio, mentre il Ministero ci dà soltanto 200mila euro su progetti mirati a fronte di 7 milioni di euro che ogni anno vengono dati in maniera fissa al Festival di Venezia. Quindi se continuare a svolgere il Festival del Cinema lo decide la città di Roma, sia sul lato istituzionale sia, soprattutto, sul versante della società civile e del mondo culturale. E noi abbiamo già deciso da tempo di andare avanti - conclude il sindaco - con un Festival che continua a crescere ogni anno e ha sempre maggiori riscontri nazionali e internazionali." L'ingerenza di Galan non è proprio andata giù ad Alemanno che continua: “La Festa del cinema di Roma va avanti così, con buona pace del ministro Galan, che è meglio che pensi ad altre cose che sono molto più urgenti".
"Ovviamente non siamo per nulla d'accordo: è una polemica ormai vecchia e superata. Il Festival di Roma e quello di Venezia convivono perfettamente e noi non abbiamo nessuna intenzione di revocare il nostro che cresce ogni anno". D'altronde "il ministero ci dà solo 200 mila euro per progetti mirati mentre a Venezia dà 7 milioni di euro". Il sindaco ha spiegato di non aver ancora parlato con Galan ma, ha detto, "chiederò un incontro con un confronto ma non su questo tema, che non è nemmeno in discussione. E' così e basta. Parleremo invece dell'area archeologica centrale e di quello che il ministero deve fare per sostenere Roma".

Gli fa eco  l'assessore alla Cultura, Arte e Sport della Regione Lazio Fabiana Santini: "Se per caso il nuovo ministro dei Beni Culturali non se ne fosse accorto, Roma è da sempre considerata la capitale cinema italiano e il 65% della produzione cine audiovisiva d'Italia si fa nel Lazio".
"Già questo basterebbe per affermare che Roma ha tutte le carte in regola per avere il suo Festival del Cinema - aggiunge - Ma se a questo aggiungiamo che il Festival romano si sostiene economicamente grazie agli sponsor privati e alle istituzioni locali e che il contributo che il Mibac offre annualmente è assolutamente irrilevante, questo ci conferma nella convinzione che non spetta a Galan dire se il nostro festival debba esistere o no. A parte ogni inutile e già largamente superato campanilismo, pensiamo che il connubio tra il Festival di Roma e il mercato cinematografico e audiovisivo, che si è deciso di rafforzare già dall'immediato futuro, sarà fondamentale per dare nuovo impulso allo sviluppo del comparto economico cine-audiovisivo del Lazio e della capitale".

"Il Festival del Cinema di Roma, come è stato ribadito dal sindaco Alemanno, è autosufficiente e brilla di luce propria; inoltre si è rivelato uno degli appuntamenti più apprezzati dai romani e dal mondo internazionale dello spettacolo che ha sempre partecipato numeroso attratto dal richiamo di Roma, da sempre uno degli epicentri del cinema e della cultura". Lo afferma il deputato e coordinatore di Roma del Pdl, Gianni Sammarco. "Gli appuntamenti culturali - aggiunge - sono sempre occasione per coagulare idee, talenti e progetti; non dovrebbero generare divisioni o contrapposizioni ma, al contrario, proliferare su tutto il territorio".

"Il ministro Galan se ne faccia una ragione. Il Festival del Film di Roma è una straordinaria risorsa per la città e per il Paese, in costante crescita, con un impegno economico straordinario da parte dei privati che arriva al 69% del totale e che rappresenta un modello unico in Italia". Lo dichiara l'assessore alle Politiche Culturali di Roma, Dino Gasperini. "Non c'è alcuna concorrenza tra Roma e Venezia - aggiunge - E' chiaro ormai da anni che il festival rappresenta una grande attrazione per il pubblico che raggiunge la straordinaria cifra di 600mila presenze l'anno. A differenza di Venezia e di altri festival europei, Roma si rivolge soprattutto a un pubblico di appassionati, in gran parte giovani. Inoltre il grande merito del Festival di Roma è quello di aver riportato in Italia con il suo Mercato del Film uno degli appuntamenti principali dell'intermediazione di film e diritti a livello mondiale. Il Festival del Film rappresenta per Roma un gioiello sul quale aumenteremo il nostro impegno".
 

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