Funivia sul Tevere tra Magliana e l'Eur: il Municipio la boccia ma l'iter prosegue

La sua corsa non verrà fermata ma dal Municipio XI è arrivata una sonora bocciatura. Si tratta della funivia leggera che, volando al di sopra del fiume Tevere, dovrebbe collegare la stazione della metro B Eur-Magliana con l'omonimo quartiere, all'altezza dell'ex scuola '8 marzo' in via dell'Impruneta. Il progetto non è nuovo ma a marzo dell'anno scorso era stato rispolverato da una mozione presentata dalla lista Civica Marino in Aula Giulio Cesare e approvata. Ieri invece la bocciatura in consiglio municipale. “Un'occasione persa” il commento amareggiato della presidente del Consiglio municipale Emanuela Mino. 

MAGGIORANZA SPACCATA - Il voto ha visto una maggioranza spaccata. “L’atto in questione, sottoscritto da me e dai colleghi del PD Cellamare, Coltorti, Fadda, Pascucci e Vastola ha trovato in Aula il sostegno del Movimento 5 Stelle, mentre, purtroppo, è mancata una parte della Maggioranza” denuncia Mino. Anche la Lista Civica Marino non ha sostenuto l'atto “che nella versione approvata all’unanimità in Campidoglio porta come primo firmatario proprio il relativo Capogruppo capitolino”. Contraria anche Sel. 

IL PROGETTO – La funivia si propone di unire il quartiere della Magliana con la 'vicina' stazione della metro B divisa dall'insfratruttura dal corso del fiume Tevere. Costo stimato “22 milioni di euro”. L'opera, sulla falsariga degli 'Aerial tram' di New York e Portland, consentirebbe agli abitanti del quartiere di accedere alla rete metropolitana esistente. Sarebbe a basso inquinamento atmosferico e acustico, per via dei motori elettrici. Mentre la velocità di spostamento prevista è otto metri al secondo. La funivia permetterebbe di portare circa 2.200 passeggeri all'ora per ognuno dei due sensi di marcia. In totale si tratta di circa 16 viaggi all'ora. In base a quanto si evince dal vecchio progetto, il tracciato è lungo circa 700 metri a 40 metri dal suolo. La funivia avrebbe due cabine con due funi indipendenti per i due sensi di marcia. Per la su realizzazione inoltre servirebbero circa 14 mesi. 

L'ITER PROSEGUE – La bocciatura al progetto da parte del consiglio municipale non è vincolante. Spega Emanuela Mino: “Il progetto, il cui costo di realizzazione stimato è di 22 milioni di euro da finanziarsi con capitali pubblici o sponsor privati, sarà comunque portato avanti dal Campidoglio poichè il Municipio non ha competenza diretta” si legge nella nota. “Lascia stupiti, però, pensare come l’Istituzione di prossimità, che dovrebbe essere più vicina ai cittadini e quindi conoscere l’estremo degrado di quella zona e dell’edificio dell’ex scuola “8 Marzo” e nonostante si sia più volte espressa per la sua riqualificazione, davanti all’unico progetto concreto in campo, manchi di visione e prospettiva restando appunto, spettatrice”.

IL PD DI MAGLIANA – Favorevole alla realizzazione del progetto anche Daniela Gentili, segretaria del Pd della Magliana. "La maggioranza locale si è dimostrata davvero senza bussola. Tra astensioni e voti contrari, ha determinato un tradimento sia verso i cittadini che, a suo tempo, si sono espressi a favore, per ben il 75% degli intervistati, sia verso il Partito Democratico che si batte per la riqualificazione del quartiere e che ha fatto di quest’opera fondamentale un punto imprescindibile dell’azione politica, sia verso le linee programmatiche votate a sostegno del Presidente. Un parere che infine non tiene nemmeno conto della votazione favorevole all'unanimità data dall'Assemblea Capitolina, offrendo così un quadro privo di politica e di garanzie per il territorio”.