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Gp di Roma, la Ferrari dice no. Alemanno smorza i toni, ma viene smentito

Ieri Montezemolo: "Un gran premio per ogni nazione". Oggi Alemanno: "Ho parlato con lui. Non ha espresso contrarietà". Domenicali, team principal Ferrari: "Mai più due gare nella stessa nazione"

Si fa sempre più in salita la strada che dovrebbe portare la Formula Uno a Roma. Alle critiche di Lega Nord, Comitati residenti dell'Eur, dei partiti d'opposizione, delle associazioni ambientaliste, si è unita al coro, tra ieri ed oggi, la scuderia Ferrari. L'ha fatto attraverso le due voci ufficiali, Luca Cordero di Montezemolo e il suo team principal. Tra le loro dichiarazioni si è inserito il sindaco Alemanno che ha provato a smorzare il tono delle dichiarazioni di Montezemolo, ma è stato poi contraddetto da Domenicali. Il fatto ha provocato l'ironia di Lega Nord e partito democratico romano per i quali quanto accaduto si è trasformato nell'ennesima figuraccia del sindaco di Roma.

luca-cordero-di-montezemolo-durante-un-interventoIERI MONTEZEMOLO – Tutto nasce dalla dichiarazione di Montezemolo di ieri. Alla cena della scuderia di Maranello il presidente del Cavallino ha detto: “Per il futuro vedo una Formula 1 in cui ci sia al massimo un gran premio per ogni paese. Non di più. I calendari sono troppo lunghi e le difficoltà economiche degli organizzatori eccessive".

Oggi la stampa ha tradotto queste dichiarazioni con l'equazione Formula Uno a Roma? Solo alla Playstation.

IL SINDACO ALEMANNO
– Al sindaco la cosa non è andata giù ed ha allora prima annunciato la chiamato a Montezemolo per chiedere chiarimenti e poi raccontato il contenuto della telefonata. "Ho parlato con il presidente della Ferrari, Luca Cordero di Montezemolo che mi ha ribadito di non aver espresso nessuna contrarietà a disputare il Gran Premio speciale di Formula Uno a Roma".

"Mi ha spiegato - prosegue Alemanno - che le sue frasi riportate oggi dalla stampa erano da considerarsi un riferimento agli orientamenti delle case costruttrici la cui tendenza generale è quella di non disputare più di un Gran Premio nazionale per ciascuno Stato o comunque di aumentare il numero annuale delle gare. E' ovvio, quindi - ha concluso Alemanno - che, trattandosi per Roma di un Gran Premio speciale e su circuito cittadino, questo ragionamento non vada applicato".

DOMENICALI
– Mentre Alemanno parlava però, il team leader della Ferrari,, ribadiva la contrarietà a due Gp per nazione. Ecco le sue dichiarazioni: “La nostra posizione è molto chiara e non lascia spazio ad eventuali strumentalizzazioni. Il nostro sport va sempre più nella direzione di allargare il numero dei Paesi in cui si svolge un Gran Premio e tutti i team sono d’accordo su questo: sarà quindi inevitabile che non sarà più possibile avere due gare nella stessa nazione. Non sta però alle squadre - ha aggiunto Domenicali - scegliere la sede di un Gran Premio, compito che spetta al detentore dei diritti commerciali. Tutto il resto è pura speculazione”.

LA LEGA – Per conto della Lega ha risposto Paolo Grimoldi, deputato da sempre contrario al Gran Premio dell'Eur: “La toppa di Alemanno è peggio del buco. Dopo la telefonata di Alemanno con
Montezemolo scopriamo che non solo la Ferrari, ma tutte le scuderie sono contrarie a due Gran Premi nello stesso Paese e comunque non vogliono aumentare il numero delle gare. Cosa vuol dire, che dobbiamo mettere da parte Monza quando si disputa il Gran Premio speciale di Roma? E poi starei attento al termine "speciale": dopo il pasticcio delle assunzioni speciali, vorremmo
davvero risparmiarci altri scandali...".

IL PD - "Ci viene spontanea una domanda”, spiega il consigliere Pd Paolo Masini. “Con chi ha parlato Alemanno oggi? Siamo sicuri che abbia conversato con Luca Cordero di Montezemolo? Probabilmente il sindaco è stato coinvolto, suo malgrado, nel programma di scherzi telefonici di Teo Mammucari 'The call': pensava di parlare con Luca e invece dall’altra parte della cornetta c’era Teo. O forse, conoscendo il sindaco, Alemanno ha veramente parlato col patron della Ferrari, ma non ha ben ben compreso il senso della conversazione: gli capita anche ai matrimoni, dove va e non si ricorda chi è lo sposo e chi la sposa. O, probabilmente, il sindaco di quella telefonata ha riferito le cose che gli facevano comodo, per continuare a portare avanti questa farsa del Gran Premio a Roma".

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