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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Fori Imperiali e Romano uniti e gratuiti, per il primo gennaio una "rivoluzione archeologica"

I due percorsi oggi sono divisi in quanto sono diverse le competenze: Roma Capitale sui Fori Imperiali e Stato sul Foro Romano. Bergamo: "Obiettivo è quello di lavorare a un biglietto unico"

Un'apertura simbolica, almeno per il primo gennaio, ma che potrebbe dare il via a una vera e propria rivoluzione per il cuore archeologico della Capitale. Sono state aperte oggi dal vicesindaco e assessore alla Cultura, Luca Bergamo, e dal soprintendente del Colosseo e dell'Area archeologica di Roma, Francesco Prosperetti, le barriere tra i Fori Imperiali e il Foro Romano. Un "passo storico" che sarà accessibile a tutti il primo gennaio 2017 ma che in futuro potrebbe regalare a romani e turisti un percorso unico permanente tra i due complessi archeologici fino a oggi divisi. 

L'ACCORDO - Il motivo riguarda le competenze: Roma Capitale sui Fori Imperiali e lo Stato sul Foro Romano.  La possibilità di unire i due percorsi arriva dall'accordo di valorizzazione siglato nel 2015 dal ministro dei Beni culturali, Dario Franceschini, e l'allora sindaco di Roma, Ignazio Marino. L'accordo avrebbe dovuto portare alla nascita di un Consorzio dei Fori con l'obiettivo di superare le due gestioni separate, ma con la fine della consiliatura il progetto era rimasto senza attuazione.

UNA 'RIVOLUZIONE ARCHEOLOGICA' - Il 2017 inizierà così sotto il segno di una ''rivoluzione archeologica'' che nelle intenzioni delle due istituzioni potrebbe diventare strutturale, con un biglietto unico integrato "al momento allo studio". Una "vicenda storica" per il sovrintendente capitolino Claudio Parisi Presicce. "Un'occasione unica che permetterà di avere uno sguardo su tutte le sovrapposizioni avvenute per favorire le diverse funzioni che si sono sommate, quella religiosa, quella giudiziaria e quella politica. Si tratta di un complesso che tutti coloro che vengono a Roma ci invidiano". 

IL PRIMO GENNAIO - Dalle 10 alle 16 del primo gennaio (ultimo ingresso alle 15), chi vorrà potrà attraversare gratuitamente "25 secoli di storia e forse più" e potrà scegliere di entrare sia da uno degli ingressi della Soprintendenza di Stato, a largo Corrado Ricci, all'Arco di Tito o a via di San Gregorio, sia da piazza Santa Maria di Loreto. Dalla Colonna Traiana, di competenza comunale, la passerella accessibile a tutti toccherà una parte del Foro di Traiano, passerà sotto via dei Fori Imperiali percorrendo le cantine delle antiche abitazioni del quartiere Alessandrino, attraverserà il Foro di Cesare e il Foro di Nerva per poi proseguire nell'area statale, senza la barriera divisoria che obbligava a uscire dai Fori imperiali per rientrare al Foro Romano. 

IL TRAGITTO - Il passaggio dall'area comunale a quella statale avverrà dietro la Curia Julia, antica sede del Senato romano, e permetterà di accedere nel fulcro della piazza del Foro, all'altezza della Basilica Aemilia, sulla Sacra Via. Di qui, si articolano percorsi in diverse direzioni: Basilica Julia, Tempio del Divo Giulio, Casa delle Vestali, Lacus Iuturnae, Tempio di Antonino e Faustina, per arrivare all'Arco di Tito e fino ai palazzi imperiali sul Palatino, dove per l'occasione resterà aperto il Museo.

OBIETTIVO BIGLIETTO UNICO - "Noi stiamo lavorando al contenuto e non alle forme di quell'accordo" ha detto Bergamo "dal primo momento in cui questo governo si è insediato ha ripreso le fila di quell'atto, perché siamo in uno dei posti più belli del mondo e a causa di una certa interpretazione burocratico organizzativa ancora oggi non era possibile vivere questo luogo come un corpo unitario, a beneficio della città e dei turisti. In questo luogo- ha detto ancora il vicesindaco- affondano le radici dell'identità culturale di Roma. Il primo gennaio è un passo importante che non risolve il problema, ma auspico che faccia capire il valore aggiunto della collaborazione istituzionale. Sono contento di inserire questo percorso nella Festa di Roma per il nuovo anno. E' un fatto fortemente simbolico. Si abbatte una barriera, ma per costruire". Dopo il primo gennaio, l'idea è di creare un biglietto unico che possa permettere ai visitatori di transitare tra i Fori imperiali e il Foro romano e Palatino senza dover uscire dall'area archeologica. "Ci dobbiamo lavorare perchè ci sono dei problemi tecnici non banali da risolvere". 

"SERVE UN ACCORDO" - "La sensazione più importante è quella di attraversare 25 secoli di storia, e forse più, attraversando la passerella che dalla Colonna di Traiano conduce fino al centro dei Fori. Una passerella che guida, ma che nello stesso tempo lascia liberi di spaziare con lo sguardo su tutti i monumenti" ha spiegato il sovrintendente di Roma Capitale, Claudio Parisi Presicce. "Esiste uno strumento che consente una gestione unificata attraverso un accordo di valorizzazione che prevede, tra i poteri conferiti a Roma Capitale, quello di istituire delle Conferenze di Servizi attraverso cui si decide insieme tra la Sovrintendenza di Stato e quella Capitolina. Il risultato è sotto gli occhi di tutti. Siamo davanti a un complesso monumentale che chiunque viene a Roma ci invidia. Credo che il primo gennaio 2017 sarà ricordato da tutti coloro che saranno a Roma in quel giorno ed è una sorta di promessa alla città". 

UN 'RISULTATO STORICO' - "Dobbiamo studiare un modo per renderlo possibile non solo nei giorni di gratuità, e questo comporta una riflessione anche sulle modalità di accesso e di bigliettazione del Foro romano-Palatino" le parole del soprintendente per il Colosseo e l'area archeologica di Roma, Francesco Prosperetti. "Un evento storico dal forte valore simbolico, perché riusciamo a dare attuazione a un progetto che ci frulla in testa da anni, accompagnato da un accordo di valorizzazione ma che stentava a trovare attuazione- ha aggiunto- I Fori senza barriere architettoniche, divisive ed economiche sono un risultato tangibile, portato avanti insieme per ridare il senso di centro di questa città a questo luogo che per troppi anni è stato separato. Su questo obiettivo ci stiamo muovendo con una serie di iniziative con piccoli passi. Vorremo questa idea confermata dalla politica".

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