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Fiume Aniene, il letto è quasi asciutto. Appello disperato alla Regione: "Fermate il prelievo"

All'altezza di Subiaco la portata del fiume risulta drammaticamente ridotta. Secondo i comitati locali la causa è da ricercare nel prelievo straordinario autorizzato dalla Regione

L'Aniene, il secondo fiume del Lazio, rischia di essere declassato a rigagnolo. All'altezza di Subiaco infatti il corso d'acqua perde la sua potenza al punto da far apparire il letto quasi prosciugato. Una situazione allarmante che, fanno notare i cittadini, continua a ripetersi anno dopo anno.

Gli ultimi sei mesi

Secondo il Comitato Aniene la condizione del fiume "non  può imputarsi certamente alla siccità  in quanto le precipitazioni meteorologiche, anche nevose, sono state quest'anno assai abbondanti". Lo scorso 28 dicembre infatti, lo stesso fiume nella Capitale aveva superato la soglia di riferimento. Segno che la portata lungo tutto il percorso era sicuramente consistente. A distanza di sei mesi l'Almone è quasi irriconoscibile. Ed il rischio, se non s'interviene con prontezza, è facilmente intuibile: la distruzione dell'habitat fluviale.

La richiesta del Comitato Aniene

"Lo scorso 27 dicembre, la Regione Lazio aveva di nuovo autorizzato l'emungimento straordinario dalla sorgente del Pertuso" ricorda il comitato. Era quello un periodo d'abbondanza, coincidente con la piena del fiume. La situazione oggi è radicalmente mutata. E l'inevitabile innalzamento nella colonnina di mercurio, potrebbe compromettere definitivamente la situazione. Per questo dal comitato arriva un'esplicita richiesta "a tutti i sindaci della Valle dell'Aniene, ed in primis a quello di Subiaco che aveva dichiarato che avrebbe impedito il ripetersi di simili episodi". A loro i cittadini chiedono di farsi portavoce presso la Regiona Lazio, affinchè non sia prorogata la captazione dalle sorgenti del Pertuso.

Forza Italia punta l'indice

Sulla questione è intervenuto anche il capogruppo di Forza Italia in Regione, Antonello Aurigemma. "Dodici mesi fa, denunciai pubblicamente i continui fenomeni di prosciugamento del letto fluviale, criticando aspramente la determina regionale con la quale si autorizzava Acea a captare più acqua dalla sorgente del Pertuso. Quella determina non è stata mai revocata, anzi, prorogata a fine 2017 fino al prossimo 30 Giugno".  Aurigemma non sembra in vena di fare sconti e punta con decisione l'indice verso " gli amministratori di centrosinistra a cominciare dal Sindaco di Subiaco Pelliccia" che "attribuivano la colpa dell'accaduto ad Enel e alla siccità, pur di difendere il Presidente Zingaretti. Oggi non c'è la siccità eppure - ha fatto notare il capogruppo di Forza Italia - l'acqua è tornata a mancare". La determina scadrà nel giro di pochi giorni. In queste condizioni, difficile immaginare che possa arrivare un'altra proroga. 

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