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Trasporti, nel bilancio 500 milioni di euro in tre anni. Raggi: "Sarà una rivoluzione"

E' quanto prevede la proposta di Bilancio di previsione 2019-2021 approvata dalla Giunta

500 milioni di euro in tre anni per trasporti e mobilità sostenibile. È quanto prevede la proposta di Bilancio di previsione 2019-2021 approvata dalla Giunta e presentata questa mattina dalla sindaca Virginia Raggi, dall’assessora alla Mobilità, Linda Meleo, dai presidenti delle commissioni capitoline Trasporti e Bilancio, Enrico Stefàno e Marco Terranova. Ammodernamento delle metro A e B, completamento del prolungamento della metro C, nuovi tram, filobus, piste ciclabili e corsie preferenziali, messa in sicurezza degli incroci più pericolosi sono alcuni degli interventi che verranno messi in campo. “Un’iniezione di liquidità che consentirà di rivoluzionare il complesso dei trasporti a Roma. Grazie allo ‘Sblocca Roma’ realizzeremo un cambiamento radicale nella nostra città nei prossimi tre anni” ha spiegato Raggi. 

Tutti i  numeri della manovra

Per la ‘cura del ferro’ verranno stanziati 294 milioni di euro. Di questi, circa 170 milioni per il completamento della metro C, compresi 30 milioni per la revisione del progetto della tratta tra le stazioni di piazza Venezia e Ottaviano. Oltre 68 per l'ammodernamento delle metro A e B tra cui interventi alle stazioni, binari e deviatoi, acquisto nuovi treni e sostituzione scale mobili e ascensori; oltre 40 per nuovi interventi sui filobus e sulla manutenzione tram; 9 milioni di euro per i corridoi della mobilità Eur-Tor de’ Cenci ed Eur-Tor Pagnotta.

2,6 milioni di euro verranno investiti per la progettazione del nuovo tram su via Cavour, da Largo Corrado Ricci a piazza Vittorio Emanuele II. Oltre un milione di euro, infine, verrà infine destinato per l’istituzione di moli di fermata contro la sosta selvaggia. 134 milioni di euro saranno invece destinati al servizio in superficie su gomma. In particolare: 130 milioni di euro per l’acquisto di nuovi bus, 3 milioni di euro per nuove corsie preferenziali e messa in sicurezza pedane tranviarie.

Alla mobilità sostenibile vanno 40 milioni di euro. Per la realizzazione del Grab, il Grande raccordo anulare delle bici, andranno 8,2 milioni di euro; 6,2 milioni per nuovi impianti semaforici e attraversamenti pedonali per un importo; circa 6 milioni di euro per progettazione e realizzazione di nuove ciclabili. Tra queste il prolungamento della Monte Ciocci, le ciclabili Colosseo/Labicana/Manzoni/via Arenula in fase avanzata di progettazione e nuove piste come in viale dei Romanisti (ricucitura tra Torre Maura e Palmiro Togliatti) e via di Tor Bella Monaca, un collegamento diretto Casilina-Prenestina-metro C e la ciclabile di Tor Vergata. Con 5,5 milioni di euro si dovrebbero costruire parcheggi per bici e hub multimodali, con 2,6  milioni nuove isole ambientali come quelle di Ostia Antica, Casal Bertone, Monti e Quadraro Vecchio.

E ancora. Priorità semaforica trasporto pubblico locale: 2,4 milioni di euro. Attraversamenti pedonali luminosi con strisce a Led: 1,3 milioni di euro. Messa in sicurezza incroci più pericolosi: 1,1 milioni di euro. Acquisto varchi Ztl per la protezione delle preferenziali: 1 milione di euro. Infine 23 milioni di euro verranno destinati alla progettazione e realizzazione di nuovi parcheggi vicino ai nodi di scambio, metropolitane e stazioni, tra cui Annibaliano, Conca d’Oro, Ponte Mammolo, Anagnina e Tor de’ Cenci, stazione di villa Bonelli e via Giulia.

Come annunciato dall’assessora Meleo, stanno per arrivare anche soldi dallo Stato: “A inizio gennaio arrivano circa 40 milioni di euro per finanziare le attività previste con i 425 milioni di euro stanziati dal Mit. Si tratta di uno stanziamento che verrà erogato complessivamente nel corso di 5 anni seguendo un crono programma” ha spiegato. “Entro 10 giorni in Giunta approveremo la convenzione. Con quei fondi si procederà alla manutenzione delle linee metro A e B, dei treni e all'acquisto di nuove vetture per quelle linee. La prime saranno per la manutenzione ed acquisto treni”. Quanto invece ai 155 milioni previsti nel 2015 nello Sblocca Italia per la metro C: “Erano a mio parere inutilizzabili- ha aggiunto Meleo- perché legati alla tratta da piazza Venezia a piazzale Clodio e allora abbiamo chiesto di poterli usare per la project review della tratta T2 e per l'adeguamento antincendio delle altre linee”. 

Tra le opere per cui si chiederà un finanziamento al Governo, ha spiegato Stefàno, ci sono il tram da via Cavour a largo Corrado Ricci sul quale “si sta per chiudere la conferenza dei servizi”. E ancora verranno richiesti fondi al Governo per il “tram da piazzale del Verano alla stazione Tiburtina, quello su via Togliatti, la riapertura e l'ammodernamento della Roma-Giardinetti, la funivia di Casalotti e i 59 tram”. Roma, ha spiegato, “è la città italiana che sta più avanti sui Pums (Piano urbano della mobilità sostenibile, ndr) e sui progetti sui quali chiederemo i finanziamenti. Entro fine anno andremo al ministero per ottenerli e poi dovranno partire la fase di progettazione esecutiva e i bandi di gara”.

Il bilancio 2018-2020

In quanto ai tempi ha spiegato: “Ci sarà un altro anno e più prima dei cantieri, solo le procedure di gara durano tra i 7 e i 10 mesi. Una volta ottenuti i fondi, dovremo fare i progetti esecutivi e i bandi di gara, quindi saranno necessari non meno di 18 mesi prima di vedere i cantieri partire. Forse con la Roma-Giardinetti faremo prima perché è un'infrastruttura che Atac già conosce e gestisce”. Stessa sorte, a livello di tempistica, subirà il Grab: “È stata una progettazione non semplicissima, perché in diverse aree attraversa riserve e parchi naturali. È stato consegnato il progetto definitivo e anche qui, con i fondi che il ministero ci ha messo a disposizione, proseguiremo la fase progettuale e la gara. Tutto quest'anno andrà via per progettazione esecutiva e gara e dal successivo potremo vedere partire i cantieri”. 

"I 500 milioni di euro per la cura del ferro e la realizzazione del Grab sono sempre i fondi già destinati a Roma dai decreti dell'ex ministro Del Rio" attacca la consigliera del Pd Ilaria Piccolo. "Nel mese di gennaio 2018 sono state assegnati a Roma Capitale risorse per 425,52 milioni, destinate a interventi per le linee metropolitane A e B. I 500 milioni di euro annunciati oggi dal Campidoglio" prosegue Piccolo "sono legati a convenzioni che la giunta non ha ancora provveduto a sottoscrivere con il Mit. I restanti fondi sono residui non spesi di bilancio che la giunta Raggi non è riuscita ad impegnare. Inoltre ricordo alla sindaca anche i 446 milioni su opere strategiche per il trasporto pubblico dal patto per lo sviluppo del Lazio sottoscritto col Governo Nazionale (Maggio 2016), finanziato con il fondo di sviluppo e coesione 2014-2020 e già in fase di attuazione e monitoraggio. I fondi, per il trasporto per la capitale erano già disponibili da tempo, evidentemente la giunta Raggi fino ad oggi non si è fatta trovare pronta anzi arriva con due anni di ritardo".

"Peraltro un dubbio sorge spontaneo: con l'attuale situazione non è chiaro come si intende procedere per dare via ai cantieri visto che nel frattempo la società Roma Metropolitane non è in condizione neanche di pagare gli stipendi ai dipendenti. L'assessore Meleo spieghi quale è il futuro della società e se condivide la linea Giampaoletti, altrimenti uno dei due è di troppo. Su Roma metropolitane e sull'impiego dei fondi per il trasporto ho predisposto una specifica interrogazione". 

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