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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Fiera di Roma, protesta dei lavoratori sotto la sede della Camera di Commercio

A generare l'allarme dei circa 70 dipendenti dell'ente, l'apertura della procedura di licenziamento per 23 persone. Ma non solo. "Il futuro della Fiera è in bilico, la situazione economica è drammatica". A rischio per sciopero anche i prossimi eventi

Da una parte 23 nuove procedure di mobilità. Dall'altra “un'inerzia cronica che sta mettendo a rischio il futuro della Fiera di Roma”. È un vero e proprio grido di allarme quello lanciato questa mattina dai lavoratori della società partecipata che con un presidio unitario organizzato dalle sigle sindacali, Filcams Cgil, Fisascat Cisl, Uil e Ugl Terziario, hanno protestato sotto alla sede della Camera di Commercio. Intanto, dentro al palazzo di via dé Burrò era in corso l'assemblea dei soci di Investimenti spa, che detiene la Fiera di Roma spa, composta da Camera di Commercio, Comune di Roma e Regione Lazio.

“Abbiamo chiesto un incontro ai soci per avere risposte sulla preoccupante situazione della società ma non abbiamo ancora ottenuto risposte” ha spiegato Alessandra Pelliccia della Filcams Cgil. “Vogliamo sapere quali contromisure vogliono mettere in campo per rilanciare la Fiera di Roma a partire dalla vendita del sito sulla via Cristoforo Colombo ferma ormai da anni e che risucchia ogni anni diversi milioni di euro. La situazione è allarmante” continua.

Ad accendere la miccia della protesta l'apertura della procedura per il licenziamento di 23 persone. “Lo scorso anno sono già state licenziate 30 persone. Ora se ne aggiungeranno altre 23 e abbiamo paura che, vista la grave situazione economica, l'emorragia potrebbe coinvolgere tutti i circa 70 i dipendenti della società” denuncia Franco Silvani vicesegretario generale Ugl terziario di Roma e Lazio. I sindacati vogliono garanzie occupazionali: “Chiediamo ai soci, in particolare al Comune di Roma, di applicare la legge 147 del 2011 che prevede la mobilità infragruppo nelle aziende pubbliche” continua. In altre parole: “Questi lavoratori devono essere riassorbiti in altre aziende capitoline”.

Ad oggi però nessuna convocazione ufficiale. “Abbiamo ricevuto solo una promessa informale di incontro da parte del presidente di Investimenti spa, e vicepresidente della Camera di Commercio, Lorenzo Tagliavanti” spiega Pelliccia. In caso ciò non dovesse avvenire, i sindacati non escludono di ricorrere allo sciopero: “Se non dovessimo ottenere risposte siamo pronti a mettere in campo tutte le forme di mobilitazione che sono nelle nostre possibilità per rendere la partita visibile” aggiunge Silvani. “E non è escluso che lo sciopero andrà a coincidere con le manifestazioni che si terranno nelle prossime settimane presso la Fiera”. I sindacati non escludono che “gli eventi in programma potrebbero saltare”.

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