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Piazza Navona senza mercatino di Natale: "Lo volete? Allora regole dell'anno scorso"

Parla Alfiero Tredicine, presidente di Apre Confesercenti. Si dice disposto ad aprire un nuovo tavolo per trovare soluzioni condivise, ma per l'anno prossimo: "Ormai per 30 giorni non succede niente"

"Gli operatori della storica festa della Befana di piazza Navona si appellano al sindaco di Roma, Ignazio Marino, che è persona perbene, affinchè la festa del Natale non sia espropriata da un luna park". E' l'appello di Alfiero Tredicine, presidente di Apre Confesercenti, a due giorni da quello che dovrebbe essere l'inizio della Festa della Befana in piazza Navona. Una festa storica per la città che quest'anno rischia per la prima volta di 'dare forfait', con l'opinione pubblica divisa tra chi non si capacita dell'assenza delle bancarelle natalizie e chi invece esulta,  "perché tanto era diventato più un suk che un mercato di Natale". Ma facciamo un passo indietro. 

LA VICENDA - Di ripristinare il decoro tra le bancarelle, troppo spesso allargate a dismisura e con merce che, con Befana e Babbo Natale, non aveva molto da spartire, si parla da tempo. Il Municipio della presidente Alfonsi riscrive per quest'anno le regole del bando per il rilascio delle nuove concessioni e, recependo alcune indicazioni della Sovrintendenza, ha portato il numero dei banchi da 115 a 72 e limitato la vendita della merce ai soli articoli natalizi. La protesta degli ambulanti storici è stata rapida. 

Il bando però è già stato scritto e pubblicato, e il Gabinetto del Sindaco impedisce modifiche, vedi innalzamento del numero di banchi frutto del compromesso raggiunta dal minisindaco con i commercianti, da 72 a 93. Niente, "non ci sono gli estremi amministrativi e giuridici per modificare la gara". Così, nonostante le minacce iniziale di far andare deserta la gara, gli ambulanti comunque partecipano. E i vincenti dovevano passare a ritirare in via della Greca la concessione, così da iniziare a montare le bancarelle, entro le 23 di giovedì 4 dicembre. 

IL MANCATO RITIRO DEI PERMESSI - Al parlamentino però non si è presentato nessuno. La protesta arriva a scoppio ritardato, dopo che al bando gli ambulanti avevano già partecipato e vinto. I permessi sono rimasti tutti negli uffici, tranne i 12 degli spettacoli viaggianti tra cui la giostra. Una protesta che lascia di stucco gli amministratori. "Non ci immaginavano tutto questo, è un fatto molto grave - commenta Alfonsi - i commercianti hanno partecipato a un bando impedendo ad altri di fare lo stesso per poi rendere vano tutto". 

L'APPELLO - Da qui l'appello di Tredicine, che chiede al sindaco di "fare chiarezza su questo grande abuso fatto a via Petroselli". Per lunedì è in programma una conferenza stampa proprio in piazza Navona per "parlare alla politica di quello che sta succedendo". 

Intanto, però, si cerca di salvare la Festa della Befana "nostra e di tutta la città". Ma a una condizione: andare avanti, almeno per quest'anno, con le regole di quello scorso. Gli ambulanti si dicono "ancora disponibili ad aprire un tavolo immediato, lo abbiamo scritto ieri in una lettera inviata a tutti gli organismi coinvolti, per trovare soluzioni condivise per il prossimo anno. Ma adesso - tiene a dire Tredicine - bisogna far partire tutti gli operatori. Quest'anno, per trenta giorni non succede niente: fateci fare la nostra festa con le stesse modalità dello scorso anno, perchè tra l'altro la riqualificazione è già stata fatta".

Come organizzazione sindacale, spiega Tredicine all'agenzia Dire, "abbiamo invitato gli operatori a lavorare anche con soli 72 posteggi, ma ci hanno risposto per iscritto che loro non sono disponibili a montare i banchi secondo il nuovo progetto e il nuovo bando. Ritirare quelle concessioni- specifica- vuol dire vedersi cancellare diritti come l'anzianità. Gli operatori non possono accettare una concessione non conforme alla legge. La nuova piantina delle postazioni è di dubbia provenienza, ha cancellato i diritti degli operatori, dandoli a chi non ce l'ha". Ecco perchè "gli operatori si stanno attivando anche dal punto di vista legale, sia amministrativo che penale, nei confronti di chi ha commesso anche degli abusi".

Secondo il presidente di Apre Confesercenti "in realtà poi i posteggi assegnati agli operatori storici non sono 72, come dice il I Municipio, ma 49, perchè il bando ha riservato postazioni per attività che non esistono. Praticamente tutta la piazza è stata destinata agli spettacoli viaggianti. E allora piazza Navona è la festa del Natale, dei presepi e dei giochi per i bambini o è un luna park? Forse -conclude Tredicine- al I Municipio piace il luna park, e non la festa della Befana, e ha voluto liberare l'area dagli operatori storici per darla al luna park. La Soprintendenza di Stato non c'entra niente, è una bugia dire che c'è stata un'imposizione sul nuovo bando. È il I Municipio che ha portato la Soprintendenza ad approvare un progetto con 72 banchi. È una grande beffa".

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