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Atac, il Campidoglio rallenta la corsa di Fs: "Sinergia sì, privatizzazione no"

La proposta dell'ad di Ferrovie dello Stato è stata accolta con favore ma non senza distinguo. Marino opta per "un'intergrazione dei servizi" ma esclude una "condivisione di proprietà"

Una partership tra Ferrovie dello Stato e Atac sì. Aprire la strada alla privatizzazione no. O per lo meno “è prematuro”. Rallenta il Campidoglio in merito alle parole dell'amministratore delegato di Ferrovie dello Stato Michele Elia che ieri in commissione Industria a Palazzo Madama ha dichiarato: “Siamo disponibili ad entrare in Atac a Atm (l'azienda del tpl milanese, ndr). L'ipotesi di un maggiore coinvolgimento dell'azienda ferroviaria nella gestione dell'indebitata municipalizzata capitolina era già stata caldeggiata dal Campidoglio ma per l'ipotesi di privatizzazione emersa ieri è ancora semaforo rosso. “Ci fa piacere la disponibilità di Trenitalia ma è prematuro parlare di un'integrazione societaria” ha commentato Guido Improta. Ancor più chiaro il sindaco Ignazio Marino: “Un'integrazione dei servizi è esattamente quello che la nostra Giunta auspica. Non una condivisione di proprietà o una privatizzazione”.

LA GOVERNANCE - Elia però è stato chiaro: “Nessuna ipotesi è esclusa, molto dipende dalla governance”. Il che significa che in caso di una 'sinergia' Ferrovie dello Stato vorrà avere voce in capitolo sulle scelte dell'azienda capitolina. Di esempi in Italia ce ne sono. Tra quelli citati in commissione al Senato da Elia c'è Firenze. Nel 2012, quando primo cittadino del capoluogo Toscano era il premier Matteo Renzi, Ferrovie dello Stato è entrata in Ataf.

MARRONI - E se nel Pd capitolino la notizia è stata accolta con favore, “certamente foriera di sviluppi positivi” per il coordinatore della maggioranza Fabrizio Panecaldo, “non sono contrario a scelte di liberalizzazioni tramite procedure competitive di soci industriali nelle aziende totalmente partecipate” il commento del capogruppo capitolino Francesco D'ausilio, nel Pd non sono mancate dichiarazioni nettamente contrarie. “La politica delle privatizzazioni ha mostrato in questi anni tutti i suoi limiti, non solo in Italia ma anche in Europa dove sono in atto processi di ripubblicizzazione e come rilevato dalla Corte dei conti laddove vi sono stati miglioramenti dei servizi spesso questi son stati a carico dei cittadini mediante aumenti tariffari”scrive in una nota il deputato Umberto Marroni che considera un “errore procedere alla privatizzazione” bocciando la proposta di Elia. “Si tratterebbe di una svendita vista le condizioni in cui versa la società. Un conto quindi è ipotizzare una possibile partnership con Ferrovie, un conto è parlare di privatizzazione di un servizio essenziale, che deve rimanere sotto il controllo e la gestione pubblica così come avviene in tutte le capitale europee”.

SEL - A sostegno della posizione di Marino si è espresso anche il gruppo capitolino di Sel: “Condividiamo la posizione del Sindaco Marino che ha espresso la propria contrarietà all'ipotesi di privatizzazione dell'azienda di trasporto pubblico romano. Riteniamo che sia comunque positiva la manifestazione d'interesse da parte di Trenitalia per l'avvio di una partnership con Atac al fine di migliorare il trasporto pubblico locale. Stiamo già lavorando come amministrazione ad una integrazione del trasporto metropolitano con quello regionale che consentirà di potenziare i servizi sulle infrastrutture esistenti”.

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