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Fabrizio Bracconeri resta fuori dall'Europa: "Sono comunque soddisfatto dei voti ottenuti"

Dopo averlo intervistato prima delle elezioni, abbiamo chiesto all'ex ragazzo della 3 C cosa ne pensa dei risultati del 25 maggio

E' passato dall'aula de "I ragazzi della 3 C". Poi, raggiunta la notorietà, è approdato alla trasmissione giuridica Forum. Infine ha scelto la strada politica, quella di Fratelli d'Italia, per arrivare al Parlamento europeo. Qui Fabrizio Bracconeri voleva essere la voce delle esigenze del popolo. Il 25 maggio però non gli ha dato ragione. Infatti le circa 4 mila preferenze raccolte non sono bastate a raggiungere l'obiettivo. Eppure l'ex studente Bruno Sacchi si dice comunque soddisfatto.

Le porte del Parlamento europeo per Lei sono rimaste chiuse. Cosa ne pensa del risultato ottenuto?

A mio avviso, il risultato è stato comunque positivo. Non ho avuto l'appoggio nè i soldi dal partito, ho fatto tutto da solo. Eppure tutti quei voti li ho ottenuti. E sono voti di persone che hanno creduto in me, che si sono fidate. Vengono anche da fuori Roma e questa è la testimonianza che non sono dei miei parenti o di persone di Monte Mario mie amiche o conoscenti. Certo con un sostegno avrei potuto fare di più.

Nonostante sia soddisfatto, le elezioni del 25 maggio hanno inequivocabilmente sancito il successo del Partito Democratico. Cosa ne pensa a riguardo?

Penso che il successo del Pd sia il riflesso delle tante promesse fatte. A cominciare dagli 80 euro nella busta paga che non sono, tra l'altro, ancora arrivati. Sarebbe un bene se Renzi riuscisse a fare tutto ciò che ha promesso, ma non credo ci riuscirà. Di ciò che ha detto non ha realizzato nulla. Credo che la voglia di cambiare l'Italia ce l'abbia davvero. Il problema è che servono i fatti. Le promesse vanno mantenute. E tra il dire e il fare c'è di mezzo il mare, anzi tre mari.

Secondo Lei, dunque, tante parole e pochi fatti. Come spiega quindi la fiducia mostrata dagli italiani?

L'Italia è così. Non lo capisco proprio questo meccanismo italiano che si basa sulle promesse, sulle parole. Io per ottenere voti non ho fatto promesse. Ho messo solo a disposizione il mio impegno. Ho detto che avrei controllato il lavoro del parlamentare, facendo davvero arrivare fondi nel Paese per le diverse esigenze. Fino a oggi i fondi europei sono tornati indietro perchè il lavoro del parlamentare non è stato fatto bene. Noi giochiamo male e questo non lo capisco.

Della vittoria del Pd, anche se in maniera indiretta, in un certo senso ne trae beneficio anche la Giunta Marino di cui Lei non aveva detto cose positive.

La vittoria del Pd non è la vittoria di Renzi, nè di Marino o di singole persone. E' un successo per il partito. Nessuna persona deve averne vantaggi. Il Sindaco deve andare avanti solo con l'impegno a favore della città e con i fatti. Nessuno deve prendersi meriti che non gli appartengono. Anche perchè oggi vengono osannati, poi tra dieci giorni è tutto dimenticato. Bisogna capire come si evolve la situazione. Comunque bisogna concedere tempo, anche se fino ad ora i risultati sono stati scarsi.

Per concludere Bracconeri continua con la politica?

Si. Viva Fratelli d'Italia. Io sto con Giorgia Meloni e Guido Crosetto. E ci tengo che si dica.

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