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Da sindaco modello per Beppe Grillo alla Lega: così l'ex M5s di Pomezia passa con Salvini

Fabio Fucci era tra i big pentastellati delle origini, primo sindaco M5s del Lazio a Pomezia, oggi sceglie il Carroccio

Da sindaco modello del "sistema Pomezia", per dirla con Beppe Grillo che ne tesseva le lodi, a esponente della Lega di Matteo Salvini. Da ex big pentastellato poi entrato in rotta con i vertici, a nuovo rappresentante locale del Carroccio. Fabio Fucci, già primo cittadino grillino, da lunedì sarà ufficialmente con il Capitano. 

Il 18 novembre è fissata la conferenza stampa per annunciare il passaggio, che lo collocherà nel gruppo leghista insieme ai consiglieri di opposizione Saverio Pagliuso, Massimo Abbondanza ed Emanuela Pecchia. A presentare la formazione penseranno i deputati della Lega Claudio Durigon e Francesco Zicchieri, insieme alla consigliera regionale Laura Corrotti e al coordinatore leghista di Pomezia Roberto Vettraino. 

E pensare che Fucci all'inizio della sua carriera politica era l'enfant prodige proprio di Grillo. Gli addetti ai lavori ricordano bene le foto dei due abbracciati sul palco di un comizio elettorale sul litorale. Giugno 2013. Ancora nel 2017, a Rimini, partecipò accanto al gotha del Movimento a Italia 5 Stelle. Ma già la corda si era quasi spezzata.

Nel 2018, pochi mesi dopo, Fucci si è scontrato con lo stesso Luigi Di Maio: voleva ricandidarsi ma avendo alle spalle una consiliatura prima dell'elezione a sindaco sarebbe servita una deroga alla regola del terzo mandato, che non è mai arrivata. Da qui la rottura totale. Poi le dimissioni in blocco della sua stessa maggioranza, il commissariamento, e le nuove elezioni, con Fucci alla guida di due liste civiche che annunciava: "Sarò il Pizzarotti del Lazio". Non è riuscito ad arrivare neanche al ballottaggio. I pentastellati hanno bissato con l'elezione dell'attuale primo cittadino Adriano Zuccalà. 

Ora Fucci ha scelto la Lega, e già era chiaro con la sua partecipazione alla manifestazione della destra a San Giovanni del 18 ottobre. Sui social ha chiesto addirittura venia per aver barrato il simbolo M5s alle urne. "Perdonatemi perché anche io l’ho fatto molte volte in passato. Ora il M5S è alleato con il Pd. Per quanto mi riguarda... mai con il Pd! Ieri come oggi! Mai con chi ha distrutto il nostro paese (e ha distrutto anche Pomezia). Una volta piazza San Giovanni a Roma era la piazza della sinistra. Ieri abbiamo dato dimostrazione che il popolo vuole mandare a casa questo vergognoso governo di sinistra-sinistra targato M5S-Pd".

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