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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Politica

La Lega fa acquisti anche in provincia: il sindaco di Monte Compatri passa con Salvini

Ai Castelli un sindaco leghista: è Fabio D'Acuti. Zicchieri coordinatore del partito: “Cresce la famiglia della Lega”

La Lega si espande anche in provincia di Roma. Dopo i Municipi capitolini e alcuni Comuni laziali, arriva anche la prima adesione di un sindaco dei Castelli Romani e dei Monti Prenestini. Si tratta di Fabio D’Acuti, primo cittadino di Monte Compatri.

“Cresce così la famiglia della Lega, a dimostrazione del buon lavoro che stiamo portando avanti da quando siamo al governo del Paese e dello sgretolamento delle altre forze politiche evidentemente poco interessate alle istanze dei cittadini”, dichiara in una nota il deputato Francesco Zicchieri, coordinatore nel Lazio del partito guidato da Matteo Salvini.

“Il nostro obiettivo – affermano Zicchieri e D’Acuti – è quello di collaborare per non lasciare da soli i sindaci, negli ultimi anni troppo spesso abbandonati da uno Stato che ha pensato solo a tagliare le risorse in maniera lineare; mentre i primi cittadini restano in quella che possiamo definire una trincea: sempre a contatto con uomini e donne alle prese con i problemi quotidiani”.

“Mi farò portavoce, presso il ministro Salvini, delle criticità segnalate dal sindaco D’Acuti, che già lo scorso marzo invitava a votarci in vista delle elezioni politiche. Aiuterò la comunità monticiana e Fabio a far sentire la giusta voce su rifugiati e richiedenti asilo, per quanto riguarda le procedure di riconoscimento dello status – ad oggi ancora troppo lunghe – e sulla possibilità di emanare una norma ad hoc per evitare che sul territorio i sindaci si trovino con dei Cas in abitazioni privati e senza essere preventivamente informati”, aggiunge ancora il coordinatore regionale della Lega.

“Per anni mi sono sentito un apolide di destra – conclude il sindaco Fabio D’Acuti – adesso, finalmente, c’è una forza politica che rappresenta le mie convinzioni sul rispetto delle regole; che entra nel tessuto sociale; perché i suoi eletti, proprio come un primo cittadino, stanno sempre a contatto con la comunità e con il proprio territorio.

La prossima sfida è quella per le Europee, una competizione elettorale quella del prossimo maggio 2019 in cui si scontreranno due visioni del mondo e della politica: chi difende i più forti, arroccato sulle proprie posizioni, e chi come la Lega guarda ai diritti dei più deboli. Non uno scontro tra europeisti e sovranisti ma una nuova idea di quello che dovrebbero fare i politici a Bruxelles. Non serve uscire dall’Europa, basta cambiarla”.

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