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Dal Prenestino al Portuense: "Gli ex forti diventino luoghi di aggregazione culturale"

E' quanto emerso nel corso di una commissione Cultura dove i tecnici capitolini e le associazioni di cittadini si sono confrontati per la prima volta sul tema

Dal Forte Prenestino a quello dell'Appia Antica. Dal Portuense al Tiburtino. Il Campidoglio muove i primi passi per trasformare i 20 ex forti militari presenti sul territorio romano in luoghi di aggregazione culturale o sociale. Ne ha parlato ieri la commissione Cultura del Comune di Roma, dove i tecnici capitolini e le associazioni di cittadini si sono confrontati per la prima volta sul tema. Attualmente, hanno spiegato gli architetti comunali durante la riunione, se si esclude una trattativa in corso su forte Trionfale, dove dovrebbero andare anche spazi per le amministrazioni municipali ed è in corso una co-progettazione con le associazioni del Urban center del XIV Municipio, il dialogo con il Demanio e le istituzioni nazionali è fermo. 

Qualche passo in avanti è stato fatto per il futuro di forte Boccea, che proprio insieme al forte Trionfale è stato inserito nei 'bandi periferie'. Infine per forte Portuense ci sono 4 milioni di euro per un progetto preliminare del 2008 che ancora è in corso di discussione. Ma per tutti gli altri, hanno detto ancora i tecnici, "mancano le risorse e bisogna pensare a quale procedura utilizzare e mettere mano ai regolamenti comunali per la concessione degli spazi pubblici". Inoltre uno dei problemi principali da superare è che spesso la Difesa, in cambio della concessione del bene, vuole valorizzazioni e cubature.

Per il presidente della commissione Cultura, Eleonora Guadagno, "l'iter per rinnovare il regolamento è stato avviato. Vogliamo sbloccare delle risorse per poter mettere mano ai primi forti e trasformarli in presidi culturali e sociali che possono diventare cinture tra zone più centrali e le periferie. Pensiamo ai bandi europei e al coinvolgimento delle associazioni". Gli ex forti militari presenti nella città di Roma sono 20.

Sette sono del Comune ma solo forte Monte Antenne è di proprietà esclusiva. Gli altri sono ancora gestiti dall'agenzia del Demanio. Otto sono del ministero della Difesa, due del Mef ed uno del ministero degli Interni. Sono beni vincolati dagli anni 60 in poi per il loro significato storico. Gli ex forti, infatti, vennero costruiti tutti a fine '800, nella fase post unitaria, per difendere Roma da una possibile invasione francese. Questa la lista completa: Forte Monte Mario, Trionfale, Braschi, Boccea, Aurelia Antica, Bravetta, Portuense, Ostiense, Ardeatino, Appia Antica, Batteria Appia Pignatelli, Porta Furba, Casilino, Prenestino, Tiburtino, Pietralata, Batteria Nomentana, Antenne.  

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