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San Lorenzo, all'ex Dogana maratona rap di 12 ore: "Comune intervenga a tutela dei residenti" 

Polemiche dall'esponente della Lega, ex consigliere regionale, Fabrizio Santori. I residenti: "Veniamo da un'estate passata con le finestre chiuse"

"È sempre più una città senza regole. Di giorno e di notte. Ne sono un esempio le 12 ore non stop di un festival musicale previsto il prossimo 12 ottobre fino alle 6 di mattina all’Ex Dogana in via dello Scalo di San Lorenzo a Roma". A scagliarsi contro il locale che già in più occasioni ha fatto penare i residenti per musica alta e movida fino a notte fonda è l'esponente della Lega, ex consigliere regionale, Fabrizio Santori. Nel mirino l'evento 12h LoveFest, un raduno di rapper romani con esibizioni no stop dalle 6 del pomeriggio fino all'alba. Aperitivo incluso.

"Immaginiamo che l'evento possa essere già stato autorizzato dal Comune di Roma sulla salute dei residenti già disperati da mesi e mesi di frastuono" continua Santori. Il riferimento è alle continue proteste degli abitanti di San Lorenzo, in lotta da tempo contro le maratone notturne di musica a tutto volume che impediscono a chi resta a casa di dormire in pace. 

"Crediamo sia opportuno un immeditato intervento del Campidoglio per evitare l’ennesimo evento che propaga in tutta l’area limitrofa all’ex Dogana un rumore assordante inaccettabile - prosegue Santori - a tal proposito invieremo una formale comunicazione al Comando del Corpo della Polizia Locale di Roma Capitale al fine di verificare eventuali autorizzazioni o comunque evitare che il cosiddetto Love Fest divenga un after hour senza controllo"

Una storia che viene da lontano. Via dello Scalo di San Lorenzo e le estati da incubo degli inquilini, costretti a rinunciare al sonno per colpa di decibel spacca timpani provenienti dal locale, preso d'assalto dai giovanissimi specie nel weekend. "L'estate scorsa abbiamo scritto alla sindaca Raggi" racconta la signora Ada, abitante a pochi metri dall'ex Dogana, tra gli organizzatori insieme al marito Luigi delle prime proteste e di una raccolta di 500 firme diretta in Campidoglio. "Nessuno ci ha risposto". Qualcosa è cambiato, in parte migliorato, grazie a un'interlocuzione avviata con i gestori. Ma non sembra abbastanza. "Abbiamo passato anche l'ultima stagione estiva con l'aria condizionata e le finestre chiuse". Senza contare il degrado portato dalla movida continua, a tutte le ore. "Ci svegliamo la mattina alle 6 per aprire il nostro negozio, e troviamo i ragazzi ancora in piedi all'alba che fanno uso di cocaina appoggiati ai motorini, sotto casa". E guai a dire che i residenti storici sono contrari alla presenza massiccia di studenti nel quartiere universitario della città. "Noi siamo contenti che ci siano tanti giovani. Ma gli spazi dovrebbero essere dedicati a un altro tipo di divertimento. Non necessariamente legato ad alcol e droga". 

Un'area di 23mila metri quadrati quella dell'ex Dogana di via dello Scalo di San Lorenzo. Sulle pagine di RomaToday abbiamo ripercorso la storia dello spazio, di proprietà di Cassa Depositi e Prestiti. Ne è emerso un quadro di permessi temporanei rilasciati dal Comune, cambi di società, bandi cuciti su misura per società che in cambio hanno organizzato alcuni specifici eventi su richiesta, tipo il Planetario. L'area è diventata il divertificio del quadrante. In un eterno braccio di ferro con il riposo dei residenti. 

LA REPLICA - Ex Dogana, la replica: "Nessuna protesta dagli abitanti del quartiere. Con loro abbiamo un pacifico rapporto"

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