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Politica Trastevere / Piazza di San Cosimato

Estate romana, stop ai film dei ragazzi del Cinema America: piazza San Cosimato va a bando

Il vicesindaco Bergamo lo aveva annunciato già lo scorso anno. Ma anche stavolta il mondo del cinema annuncia battaglia. Da Sorrentino a Verdone: "Grave mancanza di rispetto"

Promessa mantenuta. Piazza San Cosimato, per la prossima estate romana, andrà a bando. Niente più concessioni dirette alla kermesse cinematografica che pur riempiva l'arena di spettatori entusiasti a ogni evento. E' scritto nero su bianco nelle delibere che arriveranno a breve in giunta, quelle con le linee guida per gli appuntamenti dell'Estate romana 2018 firmate dall'assessore Luca Bergamo. Che d'altronde l'ha sempre detto: il modello organizzativo degli eventi nella location trasteverina è da rivedere. 

Fino all'anno scorso l'area è stata utilizzata appunto come sala proiezioni all'aperto dai ragazzi del Piccolo Cinema America. Una rassegna di due mesi, dal 1 giugno al 1 agosto, realizzata con il patrocinio del I municipio a trazione dem e sopravvissuta grazie alla mobilitazione del mondo del cinema al tentativo degli amministratori grillini, già dall'anno scorso, di sostituirla con altri eventi, meno impattanti in termini di decibel e scelti con avviso pubblico. 

Ottenne l'effetto sperato la lettera appello dei vip, da Sorrentino a Benigni a Bertolucci, pronti a smuoversi anche quest'anno, aderendo all'iniziativa già organizzata dall'associazione di giovanissimi per il 12 febbraio al WE GIL di Trastevere. Ecco il testo integrale che lancia la nuova mobilitazione. 

Non possiamo esimerci dall'esprimere totale opposizione alla volontà annunciata dal ViceSindaco di Roma Capitale, Luca Bergamo, di ridurre le giornate dell'evento, spegnendo il proiettore in alcune serate e di mettere a bando un progetto ideato da un gruppo di ragazzi, colpevoli soltanto di amare, più di ogni altra cosa, la loro città e le sue sale cinematografiche. Lasciar intendere che l’iniziativa, fino ad ora, sia stata svolta al di fuori della legalità è un’inaccettabile mancanza di rispetto nei confronti dell’impegno di decine di ragazzi e ragazze, oltre che un’offesa per migliaia di persone ed ospiti, che come noi, hanno partecipato all’arena. Chiediamo alla Sindaca Raggi di autorizzare la manifestazione riconoscendone, come fatto gli scorsi anni nel totale rispetto della legalità, "L'interesse primario per la città di Roma". Auspichiamo che la Sindaca non dia seguito a quanto annunciato e sappia valorizzare l'esperienza dei Ragazzi del Cinema America, anziché rallentarla ed imbrigliarla in percorsi burocratici poco utili alla crescita culturale della nostra città. 

Noi siamo con i ragazzi del Cinema America.

Gianni Amelio, Francesca Archibugi, Roberto Benigni, Bernardo Bertolucci, Nicoletta Braschi, Luca Bigazzi, Francesco Bruni, Beppe Caschetto, Cristina Comencini, Saverio Costanzo, Ivan Cotroneo, Edoardo De Angelis, Carlo Degli Esposti, Anna Foglietta, Matteo Garrone, Paolo Genovese, Nicola Giuliano, Roan Johnson,  Francesca Marciano, Mario Martone, Valerio Mastandrea, Edoardo Leo, Daniele Luchetti, Rocco Papaleo, Nicola Piovani, Jacopo Quadri, Rita Rognoni, Alba Rohrwacher, Gianfranco Rosi, Valia Santella, Toni Servillo, Paolo Sorrentino, Carlo Verdone, Sandro Veronesi, Giovanni Veronesi, Daniele Vicari, Paolo Virzì, Gianni Zanasi.

Insomma, la battaglia è appena cominciata. Appena il tempo di gioire per la concessione della sala abbandonata del cinema Troisi che i venti ragazzi del gruppo, nato nel 2014 dalle ceneri del Cinema America occupato (e sgomberato), sono di nuovo sulle barricate.

Con loro la minisindaca dem Sabrina Alfonsi, da sempre a fianco del progetto. "I ragazzi dell’America hanno valorizzato questo luogo con un progetto unico nella città, che ha ottenuto l’apprezzamento unanime del mondo della cultura e soprattutto del pubblico, con migliaia di presenze in Piazza. Oggi si tenta di cacciarli mettendo a bando uno spazio, senza una progettualità o peggio ancora scippando l’idea che sta alla base del loro progetto per farne un bando, con una idea miope di amministrazione". 

Poi, sulla deroga "ad personam" di cui ha parlato il vicesindaco intervistato da Repubblica ribatte: "L’unica deroga riguarda il tempo di utilizzo della piazza, ma è la stessa che viene riproposta dal Vicesindaco nella sua ipotesi di bando". E sull'utilizzo di un avviso pubblico per l'assegnazione dello spazio: "Siamo contrari a bandi che mascherano assegnazioni dirette, fatti solo per salvare la faccia senza assumersi alcuna responsabilità. Roma Capitale non ha mai dato soldi al Piccolo Cinema America. E’ una manifestazione che si autofinanzia, gratuita per i cittadini, da cui Roma riceve soltanto un ritorno positivo, anche in termini di immagine".

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