rotate-mobile
Politica Centro Storico / Via IV Novembre, 138

Espulsi dal centro di Ponte di Nona, incontro in Prefettura: "Revocate il provvedimento"

I 13 richiedenti asilo, insieme al sindacalista dell'Usb Soumahoro Aboubakar, hanno presentato una memoria per chiedere il reintegro: "Senza risposte rimaniamo qui. Questa notte si dorme per strada"

“Se non ci arriva una risposta questa notte si dorme per strada”. La sintetizza così Soumahoro Aboubakar, sindacalista dell'Usb, la situazione dei 13 richiedenti asilo espulsi giovedì scorso con l'intervento delle forze dell'ordine dal centro di accoglienza Namasté di via Grappelli a Ponte di Nona. Oggi pomeriggio i 13 si sono recati in Prefettura dove era in programma un incontro: “Abbiamo presentato una memoria su quanto è accaduto chiedendo la revoca del provvedimento di espulsione” ha spiegato Soumahoro.

“Ribadisco che i ragazzi non hanno fatto altro che esigere ciò che gli spetta: il cosiddetto pocket money. Bisognerebbe prendere atto che quanto è accaduto rientra nella 'bomba' di mafia capitale che ha causato ritardi e disagi agli ospiti dei centri gestiti da cooperative rimaste coinvolte nell'inchiesta, come quello in questione”.

Una risposta però non è ancora arrivata. “Ci hanno detto che ci faranno sapere”. Per questo la protesta continua: “Rimaniamo qui. Tanto questi ragazzi sono stati lasciati per strada senza niente. Non sanno dove andare”. Anche la prima notte dopo l'espulsione infatti, i giovani che non erano stati trattenuti in commissariato, hanno raccontato di aver dormito a Termini mentre nel fine settimana, un tetto era stato trovato nella parrocchia di San Gabriele, grazie anche alla collaborazione del presidente del VII municipio Susi Fantino. “Ma si tratta di una soluzione temporanea” conclude Soumahoro. “Se non arrivano risposte questa notte si dorme per strada”. 

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Espulsi dal centro di Ponte di Nona, incontro in Prefettura: "Revocate il provvedimento"

RomaToday è in caricamento