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Rifiuti: impianti pieni, strade sporche e il timore di un'altra emergenza natalizia

Il Comune senza assessore all'Ambiente, Ama, forse, senza Direttore generale e una raccolta già in difficoltà fanno temere per le feste. Si affaccia la paura di un altro Natale 2013

E' quasi un'amara consuetudine per Roma: con l'avvicinarsi del Natale arriva puntuale la paura dei rifiuti sotto l'albero. Turni ridotti per i dipendenti Ama in ferie e un volume maggiore di immondizia prodotta nelle case dei romani tra pranzi del 25, regali e cenoni di Capodanno, rappresentano già di per sè fattori critici. Nel 2013, lo ricordiamo bene, si trasformarono in emergenza da prima pagina delle cronache locali, tra marciapiedi invasi dalla spazzatura e maiali a passeggio tra secchioni stracolmi. Nei due anni successivi si tentò di organizzare al meglio orari e gruppi di lavoro in Ama, incrementando il più possibile il numero di operatori e mezzi in campo. Non senza quartieri in sofferenza. Cosa aspettarsi per il Natale alle porte?

La situazione rifiuti in città è critica da tempo. Passata l'emergenza estiva, si è rientrati in una normalità che per la Città eterna non si traduce mai in strade pulite e cassonetti vuoti. A fine novembre la stessa Ama confermava difficoltà nei giri di raccolta a causa degli impianti pieni. Versione confermata anche da alcuni lavoratori. Come a luglio, sia Ama Salario che Rocca Cencia erano saturi e i camion non avevano spazio sufficiente per scaricare.

Si sono aggiunti poi il ponte dell'8 dicembre e lo sciopero dei netturbini del 12, che hanno ridotto i giorni di lavoro a tre su sei in una settimana. E le segnalazioni arrivate alla redazione si sono moltiplicate, da nord a sud. Roma est da Torri a Torpignattara, Roma nord da Ottavia a Casal de'Pazzi, Roma ovest da Portuense a Marconi, Roma sud da San Giovanni all'Eur. 

Insomma, una pessima preparazione al periodo festivo. E a peggiorare il quadro, da ieri, c'è anche la poltrona vacante dell'assessorato all'Ambiente. Paola Muraro si è dimessa. La sindaca Raggi ha preso ad interim le deleghe, ma Roma resta senza guida nel suo settore più delicato e in un periodo dell'anno da tenere invece sotto stretto controllo. Non solo. Il dg Stefano Bina, nominato ad agosto, sarebbe pronto a lasciare il posto prima della scadenza del mandato (31 dicembre). Nelle sue mani i poteri legati alla gestione dei lavori nella municipalizzata. Un vuoto che Roma rischia di pagare caro. 

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