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Rifiuti, è ancora emergenza. Porta a porta ai privati? Sindacati pronti alla guerra

Diaco (M5s): "Stiamo ponendo rimedio a decenni di malgoverno"

Non solo sacchetti non raccolti. Ora anche sacchetti galleggianti, e ulteriori difficoltà per camion e squaletti Ama nel garantire lo svuotamento e la pulizia delle strade post Natale. Ci mancava il maltempo a peggiorare ancora di più un quadro già precario sul fronte del decoro. Quella dei rifiuti è un'emergenza che fatica a rientrare. Ormai da giorni, e senza miglioramenti apprezzabili, le strade della città, da nord a sud con particolare sofferenza sul litorale, sono invase da immondizia e imballaggi di pacchi regali, passati dai salotti delle case ai marciapiedi in poche ore. 

Da sciogliere c'è ancora il nodo impianti. La Toscana non smaltirà più gli scarti della Capitale da gennaio. Dovrebbe toccare all'Emilia Romagna, che mentre scriviamo sta valutando il da farsi: accogliere o no 350 tonnellate di rifiuti romani nell'inceneritore di Parma, quello odiatissimo (è il paradosso) proprio dai Cinque Stelle, che hanno messo in croce Federico Pizzarotti, primo cittadino del capoluogo emiliano, per non averlo chiuso come garantito agli elettori. Difficile da mandar giù che sia proprio quel termovalorizzatore a salvare Roma. Un corto circuito tutto politico che ha già originato botta e risposta avvelenati tra i due sindaci, Raggi e Pizzarotti, nei giorni di Festa

Aspettando il verdetto, come se non bastasse, ci sono le proteste dei sindacati a complicare il quadro. Sul piede di guerra, hanno inviato una 'lettera-ultimatum' alla sindaca preannunciando uno sciopero a gennaio. Contrari all'ipotesi al vaglio di Ama di affidare ai privati i servizi di porta a porta nei municipi più critici, hanno chiesto di essere convocati a un tavolo di confronto entro 48 ore. Altrimenti, tutti sulle barricate. L'assessore Montanari ha tentato di placare gli animi annunciando l'acquisto di 150 camion entro maggio 2018. Attualmente circa la metà risulta guasto, ed è una delle ragioni per cui la raccolta non avviene come dovrebbe. 

Nonostante tutto dal Movimento si continua a difendere strenuamente quanto fatto. "In soli 18 mesi stiamo ponendo rimedio a decenni di malgoverno caratterizzati da inadeguatezza o, peggio ancora, negligenza - ha dichiarato Daniele Diaco, presidente Cinque Stelle della commissione Ambiente - lo facciamo con un Piano industriale serio, puntuale ed efficace che faticano tremendamente a comprendere, non è dato sapere se per ignoranza o mala fede. Non poteva essere altrimenti, dal momento che noi parliamo di concetti innovativi quali raccolta tecnologica porta a porta, domus ecologiche e centri di riuso e loro hanno risolto per anni il problema scaricando ogni genere di rifiuto a Malagrotta e danneggiando i cittadini che vi risiedono. Anziché prodigarsi in comunicati sterili e strumentali alla 'poltrona', il Pd inizi a tener conto dei reali interessi dei romani e a spremersi le meningi su come contribuire a perseguirli. Perdersi in chiacchiere come è loro abitudine fare non è utile, né tantomeno costruttivo".
 

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