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Emergenza buche, attacco alla Raggi: "Inadeguatezza e immobilismo mettono in pericolo i romani"

Lunedì in commissione trasparenza amministrazione convocata per dare conto del piano Marshall

Diciasette milioni per chiudere 50 mila buche. Questo il piano Marshall annunciato dalla sindaca Raggi per far fronte all'emergenza buche. Dopo le gomme squarciate su via Salaria però la polemica torna ad accendersi ed il progetto dell'amministrazione a cinque stelle appare monco e incompleto. Anche per capirne meglio i contorni il presidente della commissione trasparenza in Campidoglio, Marco Palumbo, ha convocato l'amministrazione. 

Appena uscito il piano si era mostrato in realtà diverso da quanto annunciato. Poco meno di 150mila euro a municipio hanno fatto levare il grido di protesta ("Piano ridicolo) soprattutto dalle amministrazioni del I e II municipio. Le altre, per ragioni di scuderia, sono andate avanti. In queste settimane interventi si sono registrati in via Casal del Marmo, via Appia Nuova, viale Jonio, via Ugo Ojetti, via Tuscolana, via Laurentina. Progetti di strade nuove, quelle rifatte da zero, che si affiancano agli interventi d'emergenza sulle buche, fatti dalla macchina tappabuche (è stato fatto un bando per reperirne una seconda, ndr) e dalle squadre del dipartimento lavori pubblici. 

"Romanelle", in quest'ultimo caso, per dirla alla romana, di quelle che basta un po' di pioggia per far saltare il rattoppo. E le precipitazioni di lunedì, abbondanti, hanno riaperto le ferite. Sulla Salaria il caso più grave con centinaia di automobilisti in panne, bloccati con le gomme squarciate. Non sono da meno altre strade: la Collatina, via di Tor Bella Monaca, le strade della Montagnola, di Torre Angela, la Tiburtina, via di Portonaccio, via de La Rustica. Un elenco lunghissimo su cui anche la Polizia Locale di Roma Capitale è chiamata ad intervenire, monitorando e segnalando le situazioni più critiche. 

Insomma, il limite dei due mesi per uscire dall'emergenza fissato 10 giorni fa dall'assessora Gatta appare difficile da rispettare. Anche per questo ieri le opposizioni hanno sollevato la polemica. Marco Palumbo, consigliere del Pd: "Questa 'distruzione' della Capitale è frutto della demagogia da quattro soldi di questa Giunta, della sua incompetenza e approssimazione. All'acustica del traffico romano, da qualche tempo, si è aggiunto un nuovo stridulo proveniente dall'asfalto delle strade capitoline, una lamentosa richiesta: tappami, tappami!". 

La sua collega Ilaria Piccolo: "Il dissesto del manto stradale ha assunto proporzioni mai registrati prima d'ora e mette in pericolo la vita di automobilisti, motociclisti, ciclisti e pedoni. L'annunciato 'piano Marshall' è solo un bluff, di fatto le strade sono sempre più impercorribili e i pronti soccorsi registrano un aumento considerevole di feriti. Inadeguatezza e immobilismo mettono in pericolo l'incolumita' dei romani. Interventi seri sono possibili come più volte hanno mostrato anche le associazioni di volontari che sono intervenuti per mettere al sicuro situazioni di grave pericolo che quotidianamente si registrano sulle strade della Capitale".  

Anche la consigliera Giulia Tempesta si unisce al coro: "Sentire l'ennesimo annuncio di un piano fantasma in una giornata in cui i cittadini di Roma vengono messi a dura prova tra ingorghi e traffico in tilt, suona davvero come una beffa. Siamo in piena situazione di emergenza e sarebbe ora che la sindaca ne prendesse atto, prima di assistere a qualche tragedia annunciata", conclude Tempesta. 

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