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Venerdì, 19 Aprile 2024
Elezioni Comunali Roma 2021

Il centrodestra snobba le comunali 2021, Fdi e Lega pensano a prendersi la Regione: i nomi per il dopo Zingaretti

Sullo sfondo la voce che circola sempre più insistente negli ambienti del centrodestra: l'ingresso del segretario dem nell'esecutivo giallorosso

Un candidato civico alla guida del centrodestra per le prossime amministrative romane. La coalizione nel 2021 potrebbe correre trainata da un "non politico" per usare le parole di Matteo Salvini, che di colloqui segreti con un fantomatico esterno ai partiti, la cui identità è al momento sconosciuta, ha accennato ieri intervistato dal giornalista Luca Telese alla presentazione del libro di Annalisa Chirico.

Un nome su cui trovare l'accordo con gli alleati di Forza Italia e Fratelli d'Italia, il secondo decisamente più pesante del primo, specie nel Lazio. "Sto incontrando in via riservata persone che non hanno neanche la tessera di partito, provenienti dal mondo delle imprese e delle professioni" ha spiegato il leader della Lega. Nessun nome ancora oltre suggestioni stroncate sul nascere, vedi l'ipotesi Claudio Lotito, presidente della Lazio. 

"Ha qualcuno in mente" assicurano i ben informati. Chi sia resta un mistero. Certo, dice ancora intervistato lo stesso Salvini, il nome verrà scelto tramite una "logica di squadra". E trovare l'accordo con gli alleati sulla partita romana, specie se il candidato verrà da fuori, potrebbe essere meno difficile del previsto. 

Mettere tutti d'accordo su un civico per la corsa a Roma equivale a togliere le castagne dal fuoco a chi tutto sommato, la Lega stessa, della rogna Capitale ne fa volentieri a meno. La sfida con il centrosinistra è di quelle toste. C'è chi già la dà per persa. E comunque sullo sfondo le caselle da spartire sono molte. Nel Lazio c'è anche Latina al voto nel 2021, insieme a comuni italiani di peso (Milano, Napoli, Torino), ma soprattutto all'orizzonte c'è la Regione. 

La scadenza naturale della giunta Zingaretti è nel 2023 ma potrebbe terminare con anticipo. O almeno, negli ambienti del centrodestra la voce circola insistente e parla di un possibile rimpasto di Governo con lo stesso Zingaretti alla guida di un ministero di peso. Un pressing che arriverebbe da una fetta di Partito democratico per equilibrare maggiormente l'esecutivo, far da contrappeso al posto occupato da Luigi Di Maio agli Esteri e incidere di più nell'azione di Governo. Rumor sufficienti a far premere sull'acceleratore tanto Fratelli d'Italia quanto i leghisti. 

È qui che si sposterà il vero braccio di ferro tutto interno al centrodestra. Che la Lega punti a esprimere il candidato presidente del Lazio per il post Pd non è un mistero. Forte anche degli ottimi risultati alle europee del 2019, primo partito in tutte le province. Non a caso gli attacchi politici si concentrano quasi esclusivamente su Nicola Zingaretti, anche quando le questioni sono di competenza di Roma Capitale. Vedi il tema campi rom. "La chiusura deve essere una priorità" tuona in queste ore il gruppo leghista regionale. Eppure il piano rom per smantellare i campi porta la firma di Virginia Raggi. 

Per la corsa alla Pisana poi c'è pure il nome. Claudio Durigon, della truppa di fedelissimi salviniani sul territorio, deputato, ex sottosegretario al ministero del Lavoro ai tempi del governo gialloverde e oggi coordinatore della Lega di Roma e Provincia, è in pole da tempo. Ma non sarà facile spuntarla sui meloniani, che già scaldano i motori in vista di un possibile finale anticipato di consiliatura. Il candidato da spingere? Si fa il nome di Francesco Lollobrigida, eletto nel 2018 alla Camera nella circoscrizione Lazio 2, cognato di Giorgia Meloni, già assessore ai Trasporti della giunta di Renata Polverini nel 2010. 

Insomma, se Zingaretti lascerà prima del tempo, sarà dura imporre il nome per la Lega. Diverse le variabili, tra cui i risultati che i due partiti raggiungeranno alle regionali di settembre, banco di prova del peso dei due leader in coalizione. 

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