La ricetta di Lombardi, sanità e Province: "Saranno il nostro primo impegno"

Parte da due ospedali nel territorio di Viterbo la campagna elettorale di Roberta Lombardi perché "sanità e province saranno il nostro primo impegno". Lontana dalla sua Roma, governata dalla collega e rivale di 'movimento' Virginia Raggi, la 'faraona' sceglie la sanità per contrattaccare direttamente il governatore uscente Nicola Zingaretti rafforzato dal recente annuncio del Governo di far uscire la prossima uscita della sanità del Lazio dal commissariamento, "un imbroglio" l'attacco della deputata.  

Prima tappa l'ospedale di Belcolle, "eterno incompiuto". Poi spiega: "Questa struttura ha la mia stessa età, è del ‘73 e gran parte dell’assistenza offerta viene dai medici e dagli operatori sanitari, dal loro spirito professionale e dal loro impegno, non certo dalla politica. Il mio elogio va a loro" spiega. Poi a Montefiascone: "Questo è il reparto di ematologia, chiuso nel 2006, ristrutturato nel 2014 dalla Regione Lazio con il lasciapassare del Presidente uscente Zingaretti. Costo: 150mila euro (di cui 20mila donati dai cittadini).

Guardate cosa ne è rimasto: un tavolo, tre sedie e un cestino della spazzatura. Ecco la "grande" capacità di programmazione in ambito sanitario dimostrata dal Pd nel Lazio. E loro esultano per l'imbroglio elettorale dell'uscita dal commissariamento. Questa che vi mostriamo, purtroppo, è la triste realtà che vivono i cittadini tutti i giorni".

Infine l'affondo sull'uscita dal commissariamento e sul bilancio: "Ho sentito parlare di uscita dal commissariamento, una uscita post datata a quanto pare, al 31 dicembre 2018, sembra più una profezia del Mago Otelma, ditemi voi se non è un imbroglio elettorale". Zingaretti ha ridotto il disavanzo? "Mi ricordo che c’era anche qualcun altro in Italia che si vantava, a torto, di aver ridotto il disavanzo: era Mario Monti e abbiamo visto quel che ha lasciato ai lavoratori e ai pensionati con la Fornero. Ecco, Zingaretti e il Pd hanno fatto lo stesso mettendo in ginocchio la sanità del Lazio, chiudendo ospedali, presidi sanitari e imponendo le più alte tasse di Italia".