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Regionali Lazio 2018

Rampelli: "Io candidato presidente del Lazio? Non mi è stato chiesto. A Ostia no a patti con CasaPound"

Intervista a Fabio Rampelli, capogruppo alla Camera di Fratelli d'Italia

Con i "fascisti del terzo millennio" nessuna alleanza. Nella corsa al ballottaggio di Ostia, domenica 19 novembre, il centrodestra "parlerà a tutti gli elettori". Lo ribadisce Fabio Rampelli, capogruppo di Fratelli d'Italia alla Camera nonché ideatore del partito sorto dalle ceneri di An, rispedendo al mittente l'ipotesi di una liason con Casapound in nome di quel 10 per cento di consensi al candidato Luca Marsella al primo turno. Mentre non si sbottona sul fronte delle regionali. Nel Lazio si voterà la prossima primavera e il centrodestra non ha ancora un candidato. Lo stesso deputato è tra i papabili e, a domanda spcif non esclude la possibilità  "nessuno me lo ha chiesto". 

Onorevole, se lo stanno chiedendo in tanti... Per vincere al ballottaggio del 19 novembre busserete alla porta di Casapound? Hanno ottenuto il 10 per cento dei consensi, un numero molto alto per una formazione politica estremista mai entrata prima nelle istituzioni.

Percentuali alte sì, ma se proprio lo vogliamo dire li ha aiutati e non poco un'evidenza mediatica che nemmeno Fratelli d'Italia ha avuto su Ostia. Detto questo parliamo a tutti, a tutti i partiti che hanno avuto candidati alla presidenza, senza alcuna corsia preferenziale con nessuno. 

Escludete quindi l'ipotesi di un apparentamento?

Glielo ripeto, parliamo a tutti e lo facciamo con il nostro programma elettorale. Abbiamo tanti temi che possono interessare elettori di diversa provenienza. Sicurezza, immigrazione, lotta al degrado, urbanizzazione dell'entroterra, valorizzazione del rapporto con il mare, i beni culturali di Ostia antica. Chi verrà convinto dalle nostre proposte ci voterà. Punto. 

Ostia, dopo la Sicilia, è un banco di prova importante in vista delle regionali del Lazio. Al centrodestra manca ancora il candidato. Forza Italia sembra rivendicare un diritto alla scelta, dopo i nomi di Musumeci e Picca sostenuti da FdI. Gli lascerete carta bianca?

Allora, innanzitutto le dico che insieme non abbiamo mai affrontato l'argomento. Sicuramente Fratelli d'Italia ha un peso importante nel Lazio, dal momento che è il partito di maggioranza relativa, un peso rafforzato dagli ottimi risultati elettorali raggiunti.

Diciamo che gli alleati non potranno non ascoltare i vostri "suggerimenti".

Con gli amici di Forza Italia siamo d'accordo su un punto, dobbiamo cercare i candidati migliori a prescindere dalla casacca che indossano, come fatto fino ad oggi. Ci pare che il metodo abbia ripagato sia a Ostia che in Sicilia. Serve un nome che una volta vinte le elezioni sia garanzia di buon governo. 

Sergio Pirozzi, sindaco di Amatrice, è tra i nomi più gettonati per quanto non abbia mai ancora ufficializzato una volontà di scendere in campo. Lei come lo vede?

E' un tesserato di Fratelli d'Italia, fa parte dell'assemblea del partito, non può non piacermi. Ma deve piacere a tutti. Vogliamo scegliere il miglior volto possibile. Se sarà Pirozzi saranno gli alleati che faranno le loro valutazioni. 

E' uscito anche il suo di nome tra i papabili.

Nessuno me lo ha chiesto. 

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