rotate-mobile
Mercoledì, 24 Aprile 2024
Regionali Lazio 2013

"Come risolvere l'emergenza sanità?": ecco tutte le risposte dei candidati

Verso le elezioni regionali Romatoday ha intervistato tutti i candidati alla presidenza

"Come risolvere l'emergenza 'sanità'?". Ecco tutte le risposte che i candidati alla Regione Lazio hanno dato a Romatoday.

Nicola Zingaretti  - Partito Democratico, Lista civica Zingaretti, Sinistra Ecologia e Libertà, Centro Democratico, Partito Socialista Italiano

"La Regione deve riassumere su di sé il ruolo di governo del sistema della salute. Perché quando non lo fa, come abbiamo visto, si creano enormi difficoltà e si arriva addirittura a ledere uno dei diritti fondamentali dei cittadini. Questo significa, operativamente, innanzitutto ridiscutere il Piano di rientro. Con l'obiettivo della chiusura del commissariamento. Insieme, dobbiamo subito lavorare alla costruzione di un sistema di valutazione efficace in ambito sanitario per dare certezza alla pianificazione sulla base di criteri oggettivi di monitoraggio e controllo degli obiettivi. Anche in questo settore dobbiamo emarginare l'arbitrio e le furbizie e ristabilire i criteri del merito e delle competenze. Dal punto di vista pratico proponiamo di mettere su internet i curricula degli operatori, rendere accessibili ai cittadini tutte le informazioni possibili su chi opera all'interno di ospedali e pronto soccorso, stabilire criteri obiettivi e trasparenti per le nomine è il primo passo. Insieme, però, è fondamentale lavorare da subito anche alla riorganizzazione sul territorio del sistema della salute. Investiremo su strutture vicine ai cittadini: nei prossimi tre anni, per esempio, creeremo 20 nuove strutture polivalenti, che abbiamo chiamato Case della Salute, e 5 Ospedali di comunità, rivolti ai pazienti con patologie croniche e degenerative. Servizi nuovi per dare assistenza sociosanitaria senza gravare sugli ospedali, che dovranno occuparsi finalmente solo degli acuti e postacuti". Leggi tutta l'intervista

Francesco Storace - Popolo della Libertà, La Destra, Mir, Movimento Cittadini e Lavoratori, Fratelli D'Italia, Cristiano Popolari, Grande Sud, Lista Civica Storace

"Puntiamo alla fine del commissariamento e alla rinegoziazione del debito. Un percorso che va affiancato ad una programmazione sanitaria che rimetta al centro la medicina territoriale. Inoltre dobbiamo ridare speranza a chi soffre a causa della crisi economica. Vogliamo mettere in campo una serie di misure volte ad affermare diversi diritti sociali per la famiglia, i giovani, gli anziani. Ridare fiato al lavoro attraverso tutta una serie di provvedimenti come l'abbassamento di alcune imposte o favorire l'accesso al credito. Vogliamo puntare sul rafforzamento di una rete ambulatoriale per fare in modo che si ricorra sempre meno alle cure ospedaliere. Penso a delle strutture diffuse sul territorio per evitare l'ingolfamento degli ospedali. Stesso obiettivo anche tramite la riduzione dei tempi di ospedalizzazione prevedendo la creazione di strutture apposite per la lunga degenza che costano meno degli ospedali". Leggi tutta l'intervista

Davide Barillari - Movimento 5 Stelle

"Il tema più urgente da affrontare è quello della sanità che in questa regione è allo sfascio più completo. Il problema è che è sempre stata impostata non nell'ottica di garantire il benessere dei cittadini ma per favorire gli interessi clientelari legati a questo settore. Per uscire dalla situazione attuale propongo, prima di tutto, di tutto colpire la corruzione. In tutti questi anni sono stati spesi milioni di euro dei cittadini per favoritismi e clientele. Soldi sprecati che potevano essere indirizzati veso investimenti utili a tutti. Il Movimento 5 Stelle si propone di recuperare questo denaro. Inoltre, per garantire il controllo di tutti, metteremo in rete tutti i documenti, dalle fatture ai bandi di gara, in modo che chiunque possa controllare". Leggi tutta l'intervista

Giulia Bongiorno - Lista Civica Giulia Bongiorno

"Prima di tutto bisogna ricordare che ci troviamo di fronte ad una voragine di bilancio e uno degli artefici di questo sfacelo corre per la Presidenza. Detto ciò, siamo contrari a tagli lineari e indiscriminati. L'obiettivo è contenere i costi riducendo le spese folli della sanità. Resto convinta che occorra salvaguardare al massimo l'occupazione e i livelli qualitativi dei servizi e che, per farlo, non serva affatto la scure, ma il bisturi". Leggi tutta l'intervista

Sandro Ruotolo - Rivoluzione Civile

"Per prima cosa bisogna procedere allo sblocco delle assuzioni. La politica dei tagli indiscriminati, la chiusura degli ospedali di provincia, le esternalizzazioni, la precarizzazione dei lavoratori hanno solamente peggiorato il servizio. In secondo luogo è necessario ridurre i finanziamenti alla sanità convenzionata che per i cittadini non ha costi aggiuntivi ma invece pesa notevolmente sulle casse regionali. I fondi risparmiati vanno direzionati sulla sanità pubblica. Inoltre la sanità convenzionata tende ad essere affidata ad amici di amici. Pensi a tutti i consigli di amministrazione, alle consulenze e alle cariche di questo comparto". Leggi tutta l'intervista

Giuseppe Rossidivita - Amnistia, giustizia e libertà

"La vera emergenza della regione Lazio è che governa l'illegalità. Ci sono tutti i soldi che servono se solo venissero amministrati senza sprechi e senza corruzione. Prendiamo la sanità: basterebbero 7-8 milioni di euro e invece ne spendiamo 17. Con questa cifra potremmo avere una sanità svizzera e invece siamo commissariati. La stessa cosa accade per i rifiuti". Leggi tutta l'intervista

Alessandra Baldassari - Fare per fermare il declino

Il cittadino deve stare al centro del nuovo sistema sanitario nazionale e regionale. Per questo dobbiamo pensare alla prevenzione come pratica che ha un duplice effetto positivo: quello etico perchè solleva le persone dalle sofferenze ma anche economico perchè prevenire e curare all'inizio della patologia costa molto meno. Per rendere più efficiente la sanità poi è assolutamente necessario sottrarre la politica dalle nomine dei primari e dei dirigenti sanitari che devono essere scelti in base alle professionalità oggettive e alla meritocrazia. E' inoltre necessario razionalizzare l'offerta e gli sprechi. Creando una rete integrata dove i centri di pronto soccorso siano affiancati da poli di eccellenza su cui direzionare le cure specialistiche. Anche il medico di famiglia, che ormai è considerato alla stregua di un burocrate, deve tornare ad assumere un ruolo centrale attraverso la creazione di ambulatori che stiano aperti h24. Per fare questo però, serve tempo. Infine per ridurre i costi della sanità proponiamo una razionalizzazione degli acquisti concentrando tutta l'organizzazione in una Centrale unica degli acqusiti. Nel Lazio, a riguardo, si spende cinque volte tanto solo per continuare a favorire logiche clientelari. A noi non interessa se l'offerta è pubblica o privata, l'importante è che si traduca in più servizi per i cittadini. Siamo contrari ai tagli indiscriminati e basati solo su motivazioni di "ragioneria". Solo gli sprechi devono essere tagliati. Poi all'interno della razionalizzazione può capitare che vengano tagliati dei posti letto ma questo solo se è finalizzato alla riorganizzazione e rimodulazione del servizio su scala regionale. Leggi tutta l'intervista

Pino Strano - Rete dei cittadini

"Per quanto riguarda la sanità scontiamo il limite nazionale in cui ormai le risorse sono gestite in base ai meccanismi imposti dalla Bce e dalle banche private. Prima di tutto cambieremmo tutti i dirigenti nominati "politicamente" e riassegneremmo le cariche in base a criteri di efficienza. Ci opponiamo ai tagli lineari che per definizione non hanno come obiettivo i bisogni e la qualità del servizio ma il rispetto di criteri puramente economici. Inoltre introdurremo degli strumenti per fare in modo che i cittadini possano dire la loro sull'efficacia del servizio. Da questo punto di vista faremo in modo che anche gli operatori sanitari che svolgono il servizio vengano inteprellati. Si dovrebbero istituire dei tavoli tecnici in cui si incontrano gli operatori e le associazioni degli utenti. Leggi tutta l'intervista

Luigi Sorge - Partito Comunista dei Lavoratori

"Bisogna finirla con il business della salute. La sanità deve essere messa sotto il controllo popolare: tagliare ogni convenzione con le cliniche private o con le strutture convenzionate. I finanziamenti destinati alla sanità devono essere fatti convergere solo sulla sanità pubblica perchè curarsi è un diritto e come tale non deve essere subordinato al profitto". Leggi tutta l'intervista

Simone di Stefano - Casa Pound Italia

"Per quanto riguarda la sanità è necessario razionalizzare il sistema e tagliare gli sprechi non i posti letto. Per evitare gli sprechi è necessario istituire una cabina di regia unica. Mi spiego con un esempio: ogni anno vengono buttati tantissimi medicinali scaduti perchè ogni ospedale procede a ordinazioni proprie. Una procedura che favorisce le multinazionali farmaceutiche e il clientelarismo. Altro esempio: nessuno sa dove sono tutte le ambulanze disponibili in città e nella regione. Immaginiamo un grande pannello che regoli in maniera centralizzata il loro utilizzo e che controlli la loro attività e la posizione in cui si trovano". Leggi tutta l'intervista

Luca Romagnoli - Fiamma Tricolore

"Prima di tutto eliminare le esternalizzazioni dei servizi sanitari. Quindi diminuire i finanziamenti alla sanità convenzionata che è solo un modo per mantenere una clientela politica che crea un danno economico alle casse regionali. Altra azione che ritengo necessaria è la difesa dei piccoli ospedali. Molti di quelli chiusi dalla Polverini andrebbero riaperti. Bisogna garantire il servizio di pronto soccorso e quello per le malattie cronico degenerative, frequenti per una popolazione sempre più vecchia. Infine ridurre l'ospedalizzazione di quelle persone che non necessitano di essere mantenute in strutture ospedaliere. Per esempio a persone anziane o ai portatori di handicap. Molte famiglie non hanno i mezzi per occuparsi di loro a casa così vengono portati in strutture apposite. Costerebbe molto meno, e sarebbe meglio anche dal punto di vista affettivo, sostenere le famiglie per mantenere queste persone in casa. Abbiamo calcolato un tetto di spesa massimo di 3 mila euro mensili da impiegare per esempio per mantenere badanti o colf. Sembra tanto, ma costituirebbe comunque un grande risparmio". Leggi tutta l'intervista


Roberto Fiore - Forza Nuova

"Siamo per una sanità pubblica statale, senza nomine politiche ai vertici delle Asl. A riguardo proporremo inoltre un centro di acquisti nazionale per i materiali e le apparecchiature. Punteremo alla riduzione del personale amministrativo". Leggi tutta l'intervista

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

"Come risolvere l'emergenza sanità?": ecco tutte le risposte dei candidati

RomaToday è in caricamento