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Regionali Lazio 2013

Regionali, liste consegnate: 13 i candidati alla presidenza della Pisana

Sono 13 i candidati presidente e 25 le liste a cui si appoggiano. A breve la magistratura comunicherà ufficialmente le ammissioni

La partita è aperta, l'arbitro ha fischiato l'inizio e, in campo, gli avversari sono in 13. Ebbene sì, i candidati per la corsa alla presidenza della Regione Lazio sono tanti e quasi il doppio sono le liste che li appoggiano, 25. I principali sfidanti sono l'ex presidente della Provincia di Roma Nicola Zingaretti che viene sostenuto da Pd, Civica Zingaretti, Sel, Centro Democratico e Psi. Molte di più le liste dell'ex presidente della Regione Lazio ed ex ministro Francesco Storace appoggiato da Pdl, La Destra, Mir, Movimento Cittadini e Lavoratori, Fratelli d'Italia, Cristiano Popolari, Grande Sud, Civica di Storace, Per il Lazio. Gli altri 11 partecipanti alla sfida sono: Giulia Bongiorno (Lista Civica per la Bongiorno); Alessandra Baldassarri (Fare Per Fermare Il Declino); Luca Romagnoli (Fiamma Tricolore); Roberto Fiore (Forza Nuova); Giuseppe Rossodivita (Amnistia Giustizia Liberta'); Pino Strano (Rete dei Cittadini); Simone Di Stefano (Casapound Italia); Davide Barillari (Movimento 5 Stelle); Luigi Sorge (Partito Comunista dei Lavoratori); Alessandro Ruotolo (Rivoluzione Civile) e Francesco Pasquali (Ragione Lazio).

I 12 candidati alla presidenza della Regione Lazio

I tempi per la consegna di liste e listini sono scaduti oggi a mezzogiorno. Nessun intoppo a far scalpore se non delle presunte irregolarità nelle liste di Casapound che però sono ancora da accertare. Domani la magistratura comunicherà ufficialmente gli ammessi e gli eventuali esclusi. Per La Destra di Storace, che si candida alla presidenza della Regione, la capolista è Giuliana De Medici, seguita da Pier Luigi Fioretti (che ha consegnato la lista), da Sergio Marchi e da Fabrizio Santori. Il numero uno della lista civica per Storace è Fidel Mbanga-Bauna, giornalista del Tg3. Poi la leader del Per Olimpia Tarzia. In lista anche tre consiglieri regionali uscenti: Luigi Abate, Antonio Paris e Pino Palmieri. Candidato anche Alessandro Maria Casciani.

------- > TUTTE LE LISTE <---------

Per i Cristiano Popolari, la cui lista è stata depositata da Mario Baccini, spunta sorpresa, come capolista il nome dell'ex presidente della Camera dei Deputati leghista, Irene Pivetti, seguita da Alessandro Vicari e da Ivo Pulcini, medico della squadra di calcio della Lazio. Hanno depositato le proprie liste anche il Psi, Fratelli d'Italia (che non ha un capolista), il Mir di Samorì, Fiamma Tricolore e Amnistia, Giustizia e Libertà (ovvero i Radicali) i cui primi candidati sono Giuseppe Rossodivita e Rocco Berardo, cioè i due consiglieri regionali radicali uscenti, seguiti da Marco Pannella e da altri esponenti storici del partito quali Mario Staderini ed Emma Bonino.

Presente all'appello anche Forza Nuova (capolista Roberto Fiore, anche candidato governatore), la Rete dei cittadini, Grande Sud (capolista Raffaele D'Ambrosio) che appoggia la candidatura di Francesco Storace. 'Fare-Fermare il declino' ha invece come capolista Alessandra Baldassari, che è anche candidata governatrice. Presentata anche la lista Ragione Lazio con capolista Giuseppe Incarnato che appoggia la candidatura a governatore di Francesco Pasquali, già capogruppo Fli al Consiglio regionale del Lazio.

Salta invece la candidatura di Carlo Taormina. Lo ha reso noto lo stesso penalista che aveva annunciato la sua partecipazione alla corsa per la poltrona di governatore con il suo partito, Lega Italia, sostenuto da 'Fronte Verde' e 'Tutti Insieme per l'Italià. "Ciò è stato dettato - accusa Taormina - da comportamenti misti di intimidazione e ricatti esercitati nei confronti degli alleati con i quali Lega Italia aveva stipulato un accordo di programma e per iniziative di campagna elettorale. Operazioni di autentico sciacallaggio, sulle quali sarà chiamata a interloquire la Procura della Repubblica, realizzate da esponenti del centrodestra sia appartenenti ai vertici del Pdl sia da alcuni principali alleati". Secondo Taormina "é evidente che la consapevolezza che Lega Italia avrebbe catalizzato un interessante consenso ha indotto la parte politica di centrodestra a sferrare un inaudito attacco contro il mio partito".

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